Roma, 1 feb. (askanews) – Aperto e subito rinviato il processo al fotografo Marco Fassoni Accetti, l’uomo che si autoaccusò di aver partecipato al sequestro di Emanuela Orlandi. La prima udienza registrata oggi però non c’entra nulla con il mistero della giovanissima cittadina vaticana scomparsa nell’estate del 1983. Il caso davanti al giudice monocratico della Capitale riguarda una accusa di violenza privata in relazione ad una festa del marzo 2019, nel corso della quale furono messe delle manette di plastica ad alcune minori.
In particolare dopo la costituzione delle parti e aver risolto alcune questioni preliminari, ha disposto per la prossima udienza la citazione dei genitori delle due ragazzine parti offese. Ed i legali di parte civile hanno poi presentato le liste testimoniali.
Quando emerse questa ultima vicenda Fassoni Accetti respinse le accuse e spiegò che gli attrezzi usati erano di plastica, che si trattò insomma tutto di un gioco. Questa versione è stata però contraddetta da padri e madri dei minori che hanno denunciato. Fassoni Accetti oggi non era presente in aula.