COVID-19, Napoli: progetto speciale riapre la scuola a 49 bambini

Alla Vanvitelli garantita la presenza agli alunni con disabilità

OTT 19, 2020 -

Napoli, 19 ott. (askanews) – Garantire – anche dinanzi all’emergenza Covid – il percorso didattico e sociale dei bambini disabili gravi che trovano nella scuola, nella frequentazione e nell’assistenza quotidiana di insegnanti e nel calore dei compagni, una risposta vitale ed essenziale ai loro disagi. Così la scuola elementare Vanvitelli – 36°circolo didattico di Napoli – ha varato un progetto laboratoriale “in presenza” che da domani consente il rientro a scuola dei 49 bambini con disabilità gravi in deroga all’ ordinanza regionale delle Campania che, come misura di contrasto al Covid, aveva chiuso le scuole dal 16 ottobre.

Il progetto – che ha avuto il via libera dalla Task Force della Regione Campania – è nato dal confronto avviato dal dirigente scolastico della Vanvitelli, Ida Francioni, con l’assessore regionale all’ Istruzione, Lucia Fortini, coinvolgendo il direttore dell’ USR per la Campania, Luisa Franzese, l’Unita? Operativa Complessa della Neuropsichiatria Infantile della ASL Napoli 1 Centro con la dottoressa Luisa Russo e l’ assessore alla Scuola del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri.

E’ stato dunque elaborato un programma di interventi per ciascun bambino diversamente abile che prevede attivita? specifiche per il consolidamento degli apprendimenti e momenti di condivisione con i compagni di classe, collegati da casa. Il programma vede il coinvolgimento in presenza anche di una trentina di insegnati, tra docenti di base e di sostegno, e l’impegno degli operatori OSA messi a disposizione dal Comune. In pratica i bambini potranno proseguire a scuola, con l’assistenza degli insegnanti, le attività didattiche e da scuola, sempre con l’aiuto degli insegnanti, collegarsi anche alla piattaforma per seguire la didattica a distanza in condivisione, per quanto virtuale, con gli altri bambini. Il progetto – che ha incontrato la sensibilità e la risposta rapida di tutte le diverse autorità coinvolte – diventa così un esempio virtuoso di concreta politica di inclusione, politica di inclusione che trova risposte specifiche a domande di assistenza e formazione da armonizzare con le misure generali di contrasto al virus.

“La notizia della nuova sospensione delle attivita? didattiche in presenza del 16 ottobre era stata accolta con tanto dispiacere da parte di tutta la comunita? educante della scuola Vanvitelli. Il primo pensiero e? andato ai piccoli alunni con ‘bisogni educativi e speciali’ e ai loro genitori che dalla mancata frequentazione della scuola hanno un danno del tutto particolare – dice la dirigente scolastico della Vanvitelli, Ida Francioni – Avendo sempre presente la gravita? del momento determinata emergenza Covid in atto, con gli insegnanti ci siamo chiesti come fare per garantire comunque una costanza di relazione in presenza, a questi bambini. E da quella che sembrava una ‘idea visionaria’ siamo arrivati a elaborare una risposta creativa e concreta che nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, consente ai bambini di partecipare a Laboratori didattici in presenza, nella fascia antimeridiana, nella loro scuola, insieme alle loro docenti”.