Milano, 23 lug. (askanews) – E’ una spezia molto ricercata, in pasticceria quanto in profumeria, e dopo lo zafferano, è la più costosa. Tra i Paesi produttori, il Madagascar è il primo al mondo con la pregiata varietà Bourbon. Ora Loacker, l’azienda dolciaria altoatesina, per assicurarsi la qualità delle pregiate bacche di vaniglia impiegate per la realizzazione dei propri prodotti e garantire che tutte le fasi della filiera produttiva rispettino standard di tracciabilità, sostenibilità ed equità, ha lanciato il progetto “Vaniglia dal Madagascar”, in collaborazione con l’azienda bolzanina Varesco Group, che si occupa della gestione di tutta la parte logistica e organizzativa.
Nel 2019 Loacker ha avviato un progetto di coltivazione di vaniglia nella regione di Sava, situata nel nord del Madagascar, cuore mondiale della produzione della pregiata varietà Bourbon. L’azienda ha deciso di collaborare direttamente con piccoli gruppi di agricoltori locali, operanti in tre villaggi della regione, Marofototra, Marofinatra e Andranalingoza; in questo modo Loacker può acquistare la pregiata vaniglia la cui provenienza può essere tracciata al 100% e far si che i contadini vengano pagati equamente, senza l’intercessione di intermediari.
La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile grazie alla collaborazione con una società costituita in loco e gestita da due donne, due sorelle, che supportano l’azienda nell’operatività e nel rapporto diretto con gli agricoltori. Dall’avvio all’effettiva entrata in attività del progetto, Loacker ha acquistato circa 100 chili di vaniglia fermentata, da destinare alla produzione delle proprie specialità vendute e apprezzate in tutto il mondo.
Con questo progetto l’azienda non solo si impegna a comprare la materia prima direttamente dai coltivatori locali, ma promuove e mette in atto una serie di iniziative volte a sostenere e incentivare lo sviluppo delle popolazioni dei tre villaggi coinvolti. Loacker ha, infatti, individuato dei terreni per la messa a dimora di ulteriori piantagioni, con la conseguente possibilità di creare nuove opportunità di impiego per gli abitanti; ha, inoltre, identificato delle aree apposite per la creazione di un orto, per la costruzione di un pozzo d’acqua e di strutture sanitarie a supporto della comunità. A queste iniziative si aggiungono anche delle attività di carattere ecologico, come la pulizia dei fiumi e la raccolta dei rifiuti, per cui l’azienda offre un contributo economico.
Il piano “Vaniglia dal Madagascar” è inserito nell’ambito dei progetti sostenuti dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS).