Lazio, Mattia (Pd): condivido preoccupazioni dei presidi

Non si perda tempo prezioso

GIU 30, 2020 -

Roma, 30 giu. (askanews) – “L’appello lanciato in queste ore dal presidente dell’ANP Lazio che si inserisce puntualmente nel dibattito sulle linee guida per il Piano Scuola 2020-2021, conferma che c’è un grande lavoro da fare per il ritorno nelle aule a settembre, considerato che il 20-30% delle scuole del nostro territorio necessitano di interventi strutturali che richiederanno parallelamente l’individuazione di spazi esterni, attraverso una mappatura su base regionale che tenga conto delle specificità di ciascun territorio”. Così, in una nota, Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione Istruzione, Diritto allo studio, Pari Opportunità. “Condivido pienamente quello che dice Rusconi e non nego preoccupazione se non si sfrutterà bene e con concretezza non ogni giorno, ma ogni minuto che passa da ora a settembre. Con le nuove regole, il diritto allo studio rischia di non essere garantito e le Istituzioni sono chiamate per questo a un impegno eccezionale. Le iniziative intraprese finora dalla Regione Lazio, sin dai primi giorni del lockdown, per le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze del nostro territorio, sono in linea con le azioni intraprese a livello nazionale: un grande investimento sul sistema dell’infanzia con 14 milioni per gli asili nido, i bonus per gli studenti per l’acquisto dei libri scolastici e della strumentazione tecnologica per la didattica a distanza, il sostegno per i tirocinanti, il piano famiglie, infanzia e adolescenza che permette a oltre 40 mila famiglie di sostenere le spese dei centri estivi o altre attività educative. Grazie a questo impegno della Regione Lazio e ai fondi stanziati dal Governo abbiamo l’opportunità di avviare un cambiamento radicale. Un lavoro che si definirà ulteriormente e ancora più concretamente nella nostra regione con l’approvazione della proposta di legge sulla fascia 0-6 anni, licenziata pochi giorni fa in IX Commissione, che avrà il grande potere di ridurre le diseguaglianze sociali, investendo sull’educazione dei più piccoli. Una legge ambiziosa che riforma integralmente, dopo 40 anni dall’ultima normativa, il sistema dei servizi educativi per l’infanzia con progetti mirati, inclusivi e innovativi – come i nidi domestici ma anche i servizi in natura, anticipando le esigenze emerse con il Covid – e un massiccio investimento economico che andrà verso il progressivo abbattimento delle rette” conclude.