Milano, 22 apr. (askanews) – Pratici, ready to use e con una lunga scadenza. E’ l’identikit dei cibi più acquistati in tempi di coronavirus. L’emergenza ha ridotto la frequenza della spesa e spinto i consumatori verso l’acquisto di questa categoria di alimenti in cui rientra a pieno titolo il tonno in scatola. I dati di consumo aggiornati confermano una crescita importante della domanda di questo prodotto che dall’inizio dell’emergenza ha registrato un +33,6% (Fonte: IRI).
E in questi giorni di quarantena accostare il tonno a un piatto di pasta è una conseguenza logica, tanto più che è indicato al primo posto tra i piatti preferiti degli italiani a base di tonno. Ed è al terzo posto tra le paste con cui gli italiani hanno compiuto il battesimo ai fornelli, secondo una indagine Doxa/Ancit, che ha fotografato il vissuto e la conoscenza degli italiani rispetto ad un prodotto presente nel 94% delle nostre case.
A promuovere il binomio pasta e tonno in scatola è anche il nutrizionista. “Il carboidrato stimola la produzione di insulina, e l’insulina a sua volta favorisce l’assorbimento delle proteine, oltre che dello zucchero. In questo modo, si riescono a sfruttare al meglio i principi proteici, e in particolare gli aminoacidi, del tonno se assunto insieme ai carboidrati”, spiega . Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma: “Il connubio favorisce l’assorbimento e l’utilizzo di alcuni aminoacidi importanti come il Triptofano, un precursore della serotonina, l’ormone del benessere, che ha anche dei risvolti positivi sulla qualità del sonno (aiutando a dormire meglio). E sono effetti non scontati in questo periodo, in cui la lunga permanenza a casa rischia di scombussolare ritmi e qualità del riposo. La pasta col tonno, quindi, è utile anche se consumata di sera”.
Tra le altre proprietà del tonno c’è il contenuto di vitamina D che favorisce una maggiore difesa del sistema immunitario, secondo Piretta, e il rapporto tra basso apporto calorico e alto apporto proteico, ricco di aminoacidi essenziali.