Coronavirus, Educatori Musei Civici Padova: siamo preoccupati

"Siamo liberi professionisti, se non lavoriamo non veniamo pagati"

MAR 5, 2020 -

Padova, 5 mar. (askanews) – Gli Educatori dei Musei Civici di Padova scendono in campo per far sentire la loro voce unanime e sottolineare la difficoltà di poter lavorare a causa dell’emergenza da coronavirus che sta avendo riflessi pesanti sul mondo della cultura.

“Una categoria che non è una categoria quella degli educatori museali e per questo non ha modo di far sentire coralmente la propria voce. Siamo gli educatori museali dei Musei Civici di Padova, archeologhe, storiche dell’arte e uno storico numismatico che da anni fanno vivere ‘Progetto Impara il Museo’, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. Il nostro è un lavoro bellissimo che amiamo e che ci dà grande soddisfazione. Non siamo dipendenti museali, come molti pensano; siamo collaboratori esterni, tra l’altro da alcuni anni non più collegati al Comune per la parte retributiva. Siamo liberi professionisti, se lavoriamo veniamo pagati, altrimenti no, senza eccezioni”, affermano in una nota.

“Così, alle porte – ormai varcate – dei mesi per noi più importanti a livello lavorativo siamo fermi. Scuole chiuse, musei chiusi o aperti con ingressi contingentati – che impediscono visite di gruppo – significano (anche) per noi nessun fatturato e scarsa probabilità di recuperare il lavoro perduto. Non discutiamo la validità della scelta della chiusura dei musei vorremmo, però, fare sapere che ci siamo anche noi, con la preoccupazione di una stagione lavorativa che potrebbe andare in fumo e nessuna tutela”, conclude il comunicato.