Napoli, 21 feb. (askanews) – Più di cento i biologi al Ceinge, il Centro di Biotecnologie avanzate di Napoli, teatro degli “Stati generali della ricerca”, il convegno organizzato dall’ordine nazionale dei Biologi per fare il punto sullo stato della ricerca scientifica in Italia. Ospite d’onore dei lavori, Maria Rosaria Capobianchi, biologa e coordinatrice del team dello Spallanzani di Roma che ha isolato il Coronavirus Sars Cov2: la ricercatrice campana, originaria di Procida, è stata accolta con grande entusiasmo dal pubblico presente in sala. A lei e ai 17 biologi della sua équipe, il presidente dell’Onb, Vincenzo D’Anna, ha conferito un encomio solenne per il successo scientifico raggiunto.
Durante la giornata si è discusso di ricerca scientifica e delle criticità di un settore che salva vite, trova ogni giorno nuove soluzioni per combattere le patologie del nostro tempo, ma che, almeno in Italia, non dispone delle risorse finanziare di cui avrebbe bisogno. Secondo l’ultimo rapporto dell’Anvur, l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, i fondi per la ricerca in Italia, nel 2018, sono stati pari all’1,32 per cento del prodotto interno lordo, dunque, al di sotto della media dei Paesi Ocse e dei Paesi europei, rispettivamente al 2,36 per cento e all’1,95 per cento. Tuttavia, i ricercatori italiani sanno farsi apprezzare per i loro studi innovativi che però, spesso, realizzano all’estero. L’Ordine dei Biologi ha colto l’occasione per stilare un documento di sintesi, da presentare al ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, contenente le proposte provenienti dal mondo della ricerca emerse durante i lavori.