Roma, 22 mag. (askanews) – In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità la Federazione Italiana Cuochi (FIC) annuncia un progetto di mappatura delle specie a rischio con lo scopo di salvaguardare e valorizzare le tipicità regionali.
“In Basilicata, ad esempio, – ha spiegato il presidente FIC Rocco Pozzulo – agricoltori e contadini sono impegnati nella conservazione e tutela del peperone crusco, poiché questo prodotto, insieme ad altri in Italia, è una tipicità a rischio di estinzione. Molta preoccupazione desta anche la situazione in Puglia, dove la morte progressiva degli ulivi colpiti dalla Xylella potrebbe causare l’affermarsi di tipologie d’ulivo resistenti al batterio: un tale scenario porterebbe alla scomparsa di gusti e sapori tipici della nostra tradizione. Per questo la FIC ha intenzione di realizzare una mappatura di tutte le specie vegetali e animali a rischio del Paese”.
Un recente studio della Coldiretti ha evidenziato, infatti, che in Italia sono già scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro solo nell’ultimo secolo (si contavano 8mila varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2mila e, di queste, 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa).
“L’Italia è ricca di biodiversità e come cuochi non vogliamo farne a meno – ha sottolineato Alessandro Circiello, presidente della FIC Lazio -. La biodiversità è alla base della cucina italiana ed è pertanto fondamentale nella preservazione delle ricette della tradizione enogastronomica italiana. In particolare, tra le varietà di olive presenti in Italia, circa 400 appartengono al tipo Cultivar, destinato alla spremitura. È questa ampia varietà che permette ai cuochi italiani di scegliere gli oli migliori in base alle proprietà organolettiche del piatto da preparare”.