Roma, 3 apr. (askanews) – “Torre Maura è un esempio di quello che la Legge Salvini produrrà sempre di più sulla nostra città in termini di scontro sociale tra poveri”. In questi giorni “è manifesto il livello di abbandono e degrado che vivono le periferie romane. E lo scontento è stato utilizzato dalle diverse amministrazioni esclusivamente come elemento di propaganda elettorale e mai è stato al centro di una politica di intervento strutturale sui temi dell’abitare, della promozione culturale, dei servizi sociali”. Lo dicono Arci Roma ed Arci Lazio in una nota. “La scelta di collocare circa cento persone in un quartiere dove già la presenza di strutture di accoglienza è molto alta, senza avviare tavoli di concertazione con il territorio non ha fatto altro che far esplodere la rabbia di alcuni residenti, strumentalizzati ad arte da gruppi di estrema destra. D’altronde – secondo Arci – l’accaduto è anche il frutto di una campagna di odio contro i rom che a livello nazionale ha ormai raggiunto soglie davvero allarmanti. Tutto ciò non può giustificare assolutamente le modalità razziste con le quali la protesta si è svolta». “Pensiamo che l’intolleranza e il razzismo – spiega ancora l’associazione – vadano sconfitti attraverso una politica di lotta alla povertà e alle diseguaglianze che parta proprio dalle periferie. Queste politiche devono contemplare percorsi di inclusione condivisi con le comunità locali, attivando presidi e risorse”, concludono.