“Roadmap su fondi non e’ chiara”
Roma, 21 nov. (askanews) – La Cina ha accolto con favore l’accordo raggiunto dopo ore di trattative al vertice sul clima di Sharm el-Sheikh. Ma Pechino ha anche avvertito che nonostante l’intesa della Cop27 c’e’ ancora una “lunga strada da percorrere” per la cooperazione globale sulla riduzione dell’aumento delle temperature a livello globale.
“La road map per raddoppiare i finanziamenti globali per gestire l’adattamento” ai cambiamenti climatici “non e’ ancora chiara” e questo “non favorisce la costruzione della fiducia reciproca tra il nord e il sud”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, facendo riferimento ai fondi messi a disposizione dai Paesi ricchi per coloro che hanno gia’ subito gli effetti del surriscaldamento, il cosiddetto fondo “danni e perdite”.
“La governance globale del clima ha ancora molta strada da fare”, ha aggiunto, affermando che “i Paesi sviluppati non hanno ancora adempiuto al loro impegno di fornire ogni anno 100 miliardi di dollari in finanziamenti per il clima ai Paesi in via di sviluppo”.
Pechino, che ha dibattuto a lungo durante la Cop27 sul suo status, cioe’ sulla richiesta di essere esclusa dal novere dei Paesi in via di sviluppo, essendo la seconda economia mondiale, ha attribuito “grande importanza a questo incontro” che si e’ svolto in Egitto che si concluso domenica con due giorni di ritardo.
Alla Cop27 l’unico risultato di rilievo raggiunto e’ stato l’accordo sulla crezione del fondo ma i Paesi presenti e la presidenza egiziana non sono riusciti a concordare su un ulteriore sforzo per mantenere vivo l’ambizioso obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali.
Cop27, Cina: bene accordo su danni e perdite ma “strada lunga”
Roma, 21 nov. (askanews) – La Cina ha accolto con favore l’accordo raggiunto dopo ore di trattative al vertice sul clima di Sharm el-Sheikh. Ma Pechino ha anche avvertito che nonostante l’intesa della Cop27 c’e’ ancora una “lunga strada da percorrere” per la cooperazione globale sulla riduzione dell’aumento delle temperature a livello globale.
“La road map per raddoppiare i finanziamenti globali per gestire l’adattamento” ai cambiamenti climatici “non e’ ancora chiara” e questo “non favorisce la costruzione della fiducia reciproca tra il nord e il sud”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, facendo riferimento ai fondi messi a disposizione dai Paesi ricchi per coloro che hanno gia’ subito gli effetti del surriscaldamento, il cosiddetto fondo “danni e perdite”.
“La governance globale del clima ha ancora molta strada da fare”, ha aggiunto, affermando che “i Paesi sviluppati non hanno ancora adempiuto al loro impegno di fornire ogni anno 100 miliardi di dollari in finanziamenti per il clima ai Paesi in via di sviluppo”.
Pechino, che ha dibattuto a lungo durante la Cop27 sul suo status, cioe’ sulla richiesta di essere esclusa dal novere dei Paesi in via di sviluppo, essendo la seconda economia mondiale, ha attribuito “grande importanza a questo incontro” che si e’ svolto in Egitto che si concluso domenica con due giorni di ritardo.
Alla Cop27 l’unico risultato di rilievo raggiunto e’ stato l’accordo sulla crezione del fondo ma i Paesi presenti e la presidenza egiziana non sono riusciti a concordare su un ulteriore sforzo per mantenere vivo l’ambizioso obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali.