Bellocchio: “Allora fascisti e anti-fascisti rischiavano la vita” – askanews.it

Bellocchio: “Allora fascisti e anti-fascisti rischiavano la vita”

Roma, 3 nov. (askanews) – “Poi dopo, con la tragedia di Aldo Moro politicamente l’Italia non sara’ piu’ la stessa, cambiera’ tutto. Ma non e’ che questi siano peggio o meglio, sono diversi. E poi in una politica in cui oggi si parla d’altro… Allora si parlava di destra, di sinistra, di Partito Comunista, di Democrazia cristiana, cioe’, di contrapposizioni, di storie che partivano dal fascismo… Adesso siamo proprio in una politica che e’ irriconoscibile rispetto a quella”: cosi’ il pluripremiato regista Marco Bellocchio, a margine della presentazione di “Esterno Notte”, serie con la quale torna ad occuparsi del caso Moro, presentata in anteprima a Cannes, poi uscita nei cinema in due parti e ora in onda su Rai 1 in prima serata dal 14 novembre. Sulla polemica di Predappio, Bellocchio sottolinea: “Non ha piu’ quella virulenza, come se fosse una pagliacciata. Il fatto e’ che allora per essere fascisti o antifascisti si rischiava la vita, oggi no”.
Nov 3, 2022
Per il regista di “Esterno Notte” Predappio oggi una pagliacciata

Roma, 3 nov. (askanews) – “Poi dopo, con la tragedia di Aldo Moro politicamente l’Italia non sara’ piu’ la stessa, cambiera’ tutto. Ma non e’ che questi siano peggio o meglio, sono diversi. E poi in una politica in cui oggi si parla d’altro… Allora si parlava di destra, di sinistra, di Partito Comunista, di Democrazia cristiana, cioe’, di contrapposizioni, di storie che partivano dal fascismo… Adesso siamo proprio in una politica che e’ irriconoscibile rispetto a quella”: cosi’ il pluripremiato regista Marco Bellocchio, a margine della presentazione di “Esterno Notte”, serie con la quale torna ad occuparsi del caso Moro, presentata in anteprima a Cannes, poi uscita nei cinema in due parti e ora in onda su Rai 1 in prima serata dal 14 novembre.

Sulla polemica di Predappio, Bellocchio sottolinea: “Non ha piu’ quella virulenza, come se fosse una pagliacciata. Il fatto e’ che allora per essere fascisti o antifascisti si rischiava la vita, oggi no”.