Alla Sapienza centinaia di studenti occupano Scienze Politiche – askanews.it

Alla Sapienza centinaia di studenti occupano Scienze Politiche

Roma, 28 ott. (askanews) – A Roma gli studenti hanno occupato la sede di Scienze politiche della Sapienza. Nei video condivisi sui social del coordinamento dei collettivi si vedono centinaia di studenti dentro la Facolta’ e poi in assemblea in cortile. L’occupazione e’ iniziata dopo gli scontri del 25 ottobre tra studenti e polizia, con cariche verso i ragazzi, durante un convegno organizzato da Azione Universitaria. “Mai piu’ violenza sugli studenti”, uno dei tanti striscioni affissi all’universita’. Gli studenti chiedono le dimissioni della rettrice, Antonella Polimeni. “Non ha espresso parole di condanna nei confronti dell’operato delle forze dell’ordine, non assumendosi nessuna responsabilita’” hanno scritto sui social. “Oggi, al centenario della marcia su Roma, rivendichiamo un’universita’ antifascista. Al processo di normalizzazione dell’estrema destra – che oggi e’ al governo – nemmeno la nostra universita’ e’ immune, anzi ne e’ partecipe, legittimando la presenza di personaggi reazionari e vicini a movimenti neofascisti” hanno dichiarato i collettivi.
Ott 28, 2022
Dopo gli scontri del 25 ottobre: “Mai piu’ violenze contro di noi”

Roma, 28 ott. (askanews) – A Roma gli studenti hanno occupato la sede di Scienze politiche della Sapienza. Nei video condivisi sui social del coordinamento dei collettivi si vedono centinaia di studenti dentro la Facolta’ e poi in assemblea in cortile.

L’occupazione e’ iniziata dopo gli scontri del 25 ottobre tra studenti e polizia, con cariche verso i ragazzi, durante un convegno organizzato da Azione Universitaria. “Mai piu’ violenza sugli studenti”, uno dei tanti striscioni affissi all’universita’. Gli studenti chiedono le dimissioni della rettrice, Antonella Polimeni. “Non ha espresso parole di condanna nei confronti dell’operato delle forze dell’ordine, non assumendosi nessuna responsabilita’” hanno scritto sui social.

“Oggi, al centenario della marcia su Roma, rivendichiamo un’universita’ antifascista. Al processo di normalizzazione dell’estrema destra – che oggi e’ al governo – nemmeno la nostra universita’ e’ immune, anzi ne e’ partecipe, legittimando la presenza di personaggi reazionari e vicini a movimenti neofascisti” hanno dichiarato i collettivi.