I Tories intendono trovare un nuovo leader entro il 28 ottobre
Roma, 20 ott. (askanews) – Il partito conservatore ha intenzione di scegliere un nuovo leader – e dunque un nuovo Primo ministro – entro il prossimo 28 ottobre: lo ha annunciato il presidente del Comitato 1922, che regola le questioni interne al partito, senza tuttavia fornire alcun dettaglio.
In teoria, secondo gli analisti, vi sono tre possibilita’ per raggiungere l’obiettivo in un tempo cosi’ breve. La prima prevede l’iter stabilito dai regolamenti interni: i deputati scelgono due candidati e il ballottaggio viene affidato ai membri del partito.
Un’ipotesi fattibile solo se venisse adottata una qualche forma di voto on-line dall’esito immediato; ma rimane difficile che possa essere portata a termine in una settimana, mentre oltretutto gli MP temono che ne possa uscire un altro leader che non goda della fiducia del partito parlamentare.
La seconda ipotesi prevede la scelta di un solo candidato da parte dei parlamentari, seguita un voto confermativo postale dei membri; in questo caso tuttavia, e per motivi di tempo, la formazione del governo precederebbe il voto postale. D’altronde, la base difficilmente a questo punto mancherebbe di accettare il fatto compiuto per non gettare il partito nel caos.
La terza possibilita’ e’ delegare la scelta ai soli deputati, che dovrebbero pero’ convincere uno dei due candidati al ballottaggio a tirarsi indietro e a non richiedere il voto della base, che a questo punto non avrebbe nulla da dire dato che l’aspirante leader sarebbe solo uno.
Di fatto, la speranza dei Tories era che dopo le dimissioni di Truss emergesse un singolo candidato di unita’, ma appare gia’ chiaro che questo non avverra’ e che a contendersi la guida del partito e del governo saranno almeno in due.
Mgi/Int13
Ecco come verrà scelto il successore di Truss
Roma, 20 ott. (askanews) – Il partito conservatore ha intenzione di scegliere un nuovo leader – e dunque un nuovo Primo ministro – entro il prossimo 28 ottobre: lo ha annunciato il presidente del Comitato 1922, che regola le questioni interne al partito, senza tuttavia fornire alcun dettaglio.
In teoria, secondo gli analisti, vi sono tre possibilita’ per raggiungere l’obiettivo in un tempo cosi’ breve. La prima prevede l’iter stabilito dai regolamenti interni: i deputati scelgono due candidati e il ballottaggio viene affidato ai membri del partito.
Un’ipotesi fattibile solo se venisse adottata una qualche forma di voto on-line dall’esito immediato; ma rimane difficile che possa essere portata a termine in una settimana, mentre oltretutto gli MP temono che ne possa uscire un altro leader che non goda della fiducia del partito parlamentare.
La seconda ipotesi prevede la scelta di un solo candidato da parte dei parlamentari, seguita un voto confermativo postale dei membri; in questo caso tuttavia, e per motivi di tempo, la formazione del governo precederebbe il voto postale. D’altronde, la base difficilmente a questo punto mancherebbe di accettare il fatto compiuto per non gettare il partito nel caos.
La terza possibilita’ e’ delegare la scelta ai soli deputati, che dovrebbero pero’ convincere uno dei due candidati al ballottaggio a tirarsi indietro e a non richiedere il voto della base, che a questo punto non avrebbe nulla da dire dato che l’aspirante leader sarebbe solo uno.
Di fatto, la speranza dei Tories era che dopo le dimissioni di Truss emergesse un singolo candidato di unita’, ma appare gia’ chiaro che questo non avverra’ e che a contendersi la guida del partito e del governo saranno almeno in due.
Mgi/Int13