Il progetto compie un anno, bilancio al primo Annual Meeting
Roma, 19 ott. (askanews) – Women in Export ha compiuto un anno e Sace, promotore della community di oltre 800 manager e professioniste del settore delle esportazioni italiane, ha fatto un bilancio del programma nella prima edizione dell’Annual Meeting di Women in Export.
Un momento di confronto tra i principali attori del Paese che promuovono politiche inclusive e azioni concrete per valorizzare il patrimonio del settore anche grazie alla formazione, che, come ha sottolineato l’amministratore delegato di Sace Alessandra Ricci, e’ una parte integrante della cassetta degli attrezzi che SACE mette a disposizione di chi fa impresa in Italia.
Percorsi specializzati sull’export e l’internazionalizzazione, programmi di accompagnamento verso le strategie green, digitali e infrastrutturali, formazione accademica certificata in collaborazione con universita’ ed enti formativi. Sono questi i tratti distintivi di Women in Export e dell’hub formativo SACE Education con un focus sull’empowerment femminile.
Ne e’ testimonial Chantecler, rappresentata dalla vicepresidente Costanza Aprea, che ha sottolineato l’apporto di Sace nella proiezione all’estero dell’azienda a trazione femminile partita da Capri.
"Il contributo di Sace e’ stato ed e’ assolutamente imprescindibile dal ‘day first’ da quando abbiamo deciso di lasciare l’isola e di avventurarci nel progetto italiano e internazionale. Piu’ di recente ci ha sostenuto nel processo di digitalizzazione della nostra azienda che poi abbiamo visto si e’ rivelato strategico soprattutto negli anni della pandemia".
Un sostegno forte alla competitivita’ delle aziende in Italia e all’estero testimoniato anche da Valentina Merendelli, AD e Direttore Commerciale di Vimer.
"Vimer e’ un’azienda di packaging di lusso e lavora molto all’estero specialmente nei mercati europei e occidentali come gli Stati Uniti e Nord America. Abbiamo grandi multinazionali che in questo momento ci chiedono insistentemente come garantiamo la produzione in questo momento difficile e come possiamo garantire la stabilita’ di un costo. Sace ci e’ venuta incontro con il nostro impianto fotovoltaico a terra quindi adesso abbiamo impiantato quasi due mega di pannelli fotovoltaici che permetteranno alla nostra azienda, che ha un consumo medio-alto, quasi energivoro, di energia, di coprire quasi il 70% da energia rinnovabile".
Women in Export, da Sace sostegno al Made in Italy al femminile
Roma, 19 ott. (askanews) – Women in Export ha compiuto un anno e Sace, promotore della community di oltre 800 manager e professioniste del settore delle esportazioni italiane, ha fatto un bilancio del programma nella prima edizione dell’Annual Meeting di Women in Export.
Un momento di confronto tra i principali attori del Paese che promuovono politiche inclusive e azioni concrete per valorizzare il patrimonio del settore anche grazie alla formazione, che, come ha sottolineato l’amministratore delegato di Sace Alessandra Ricci, e’ una parte integrante della cassetta degli attrezzi che SACE mette a disposizione di chi fa impresa in Italia.
Percorsi specializzati sull’export e l’internazionalizzazione, programmi di accompagnamento verso le strategie green, digitali e infrastrutturali, formazione accademica certificata in collaborazione con universita’ ed enti formativi. Sono questi i tratti distintivi di Women in Export e dell’hub formativo SACE Education con un focus sull’empowerment femminile.
Ne e’ testimonial Chantecler, rappresentata dalla vicepresidente Costanza Aprea, che ha sottolineato l’apporto di Sace nella proiezione all’estero dell’azienda a trazione femminile partita da Capri.
"Il contributo di Sace e’ stato ed e’ assolutamente imprescindibile dal ‘day first’ da quando abbiamo deciso di lasciare l’isola e di avventurarci nel progetto italiano e internazionale. Piu’ di recente ci ha sostenuto nel processo di digitalizzazione della nostra azienda che poi abbiamo visto si e’ rivelato strategico soprattutto negli anni della pandemia".
Un sostegno forte alla competitivita’ delle aziende in Italia e all’estero testimoniato anche da Valentina Merendelli, AD e Direttore Commerciale di Vimer.
"Vimer e’ un’azienda di packaging di lusso e lavora molto all’estero specialmente nei mercati europei e occidentali come gli Stati Uniti e Nord America. Abbiamo grandi multinazionali che in questo momento ci chiedono insistentemente come garantiamo la produzione in questo momento difficile e come possiamo garantire la stabilita’ di un costo. Sace ci e’ venuta incontro con il nostro impianto fotovoltaico a terra quindi adesso abbiamo impiantato quasi due mega di pannelli fotovoltaici che permetteranno alla nostra azienda, che ha un consumo medio-alto, quasi energivoro, di energia, di coprire quasi il 70% da energia rinnovabile".