Milano, 5 set. (askanews) – Dopo vent’anni il Milano Film Festival si rimette in gioco e cambia radicalmente i suoi luoghi. La ventunesima edizione della rassegna, in programma dall’8 al 18 settembre, si terrà infatti nel nuovo polo culturale di Base Milano e Mudec, con un’arena all’aperto adiacente ai magazzini del Teatro alla Scala, e porta il cinema nel distretto Tortona già celebre per design e moda. Si confermano invece come location in altre zone della città il Mimat e lo Spazio Oberdan della Cineteca di Milano, punto di riferimento imprescindibile per chi ama il cinema.
Cambiano i luoghi, ma non l’obiettivo di offrire al pubblico il cinema emergente internazionale, tra opere prime, seconde e giovani registi oltre all’idea di far incontrare registi e pubblico, discutere, scoprire poetiche, avere occasioni formative. Un’occasione culturale e sociale, diretta a un’idea di cinema aperto che sappia mettersi in discussione. Il cuore del programma come ogni anno prevede il Concorso internazionale lungometraggi, aperto solo a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo, tutte in anteprima italiana. Aprirà l’8 settembre alle 21 al Mudec la proiezione di Gulîstan, Terre de roses, della regista canadese Zaynê Akyol.
In programma anche il tradizionale Concorso internazionale cortometraggi, riservato a registi under 40: quest’anno sono in tutto 55 cortometraggi da 30 paesi che si possono considerare una rappresentazione, fedele o rielaborata, della realtà, specchi brevi e multiformi, capaci di riprodurre levità e asprezze del reale. Infine, terza sezione in concorso, la seconda edizione del Nastro Azzurro video talent award, che incoraggia la sperimentazione di progetti innovativi della produzione video.