Cernobbio (Co), 2 set. (askanews) – Se per Matteo Renzi in Italia “c’è ancora molto da fare” per accelerare la crescita, le priorità su cui puntare sono “innovazione” e “cultura”. Lo ha sottolineato rispondendo alle domande degli imprenditori e dei finanzieri riuniti a Villa d’Este per il forum Ambrosetti.
“L’Italia ha la possibilità di essere uno dei Paesi dell’innovazione, il modello è Israele”, ha detto il presidente del Consiglio, a porte chiuse, dopo il suo intervento pubblico nel quale aveva commentato gli ultimi dati dell’Istat sul Pil nel secondo semestre del 2016. La linea, ha ribadito, è quella di insistere anche sullo sviluppo del digitale e dell’industria 4.0.
“E’ il capitale umano la vera infrastruttura dell’Italia, l’elemento che ci caratterizza” ha aggiunto, che significa “non solo investire di più nella scuola”, ma anche nell’università e nella pubblica amministrazione.
Renzi ha quindi auspicato un “cambio di mentalità” a tutto tondo, che apra le porte all’innovazione, evitando contrapposizioni, ad esempio, tra attività tradizionali come quella dei tassisti e nuovi modelli di mobilità condivisa come Uber.
Il premier, che in precedenza aveva sottolineato come “il fatto che l’Italia vada meglio degli altri anni è assolutamente un dato di fatto”, anche se “andare meglio non significa andare bene”, ha inoltre manifestato le proprie perplessità su alcune classifiche internazionali, come quella sulla libertà di stampa, che vedono l’Italia dietro a Paesi come El Salvador e il Burkina Faso.