Il Consiglio dei ministri, che si è riunito sabato 14 gennaio a Palazzo Chigi, ha approvato – su proposta del Ministro della giustizia Andrea Orlando – tre decreti legislativi di attuazione della legge sulle unioni civili.
Nello specifico i tre provvedimenti prevedono:
Il Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra dellistruzione, delluniversità e della ricerca Valeria Fedeli, ha approvato in esame preliminare otto decreti legislativi di attuazione della riforma della Buona scuola. Nello specifico, i provvedimenti prevedono:
Il decreto delinea larticolazione del percorso unitario di accesso e formazione ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente della scuola secondaria, nonché dellinsegnamento tecnico-pratico, denominato Sistema di formazione iniziale e di accesso. Elenca inoltre i criteri e le metodologie da adottare al fine di realizzare un percorso unitario tra formazione e accesso ai ruoli. Viene prevista lemanazione con cadenza regolare del bando di concorso sul numero di posti che si prevedono vacanti e disponibili al termine del triennio corrispondente al percorso formativo.
– Il decreto aggiorna, riorganizza e razionalizza i provvedimenti vigenti in materia, tenendo conto della nuova prospettiva nazionale ed internazionale dellinclusione scolastica, riconosciuta quale identità culturale, educativa e progettuale del sistema di istruzione e formazione in Italia. Il testo chiarisce chi sono i beneficiari di specifiche misure di inclusione scolastica peculiari per i minori disabili. Viene previsto che, ove siano presenti studenti con disabilità certificate, le sezioni per la scuola dellinfanzia e le classi prime per ciascun grado di istruzione, non abbiano classi di più di ventidue alunni, fermo restando il numero minimo di alunni e studenti per classe previsto dalla normativa vigente.
Il decreto supera la sovrapposizione tra istruzione professionale e istruzione tecnica attraverso il rafforzamento dellidentità dellistruzione professionale, prevedendo indirizzi di studio ispirati a un moderno concetto di occupabilità, riferito ad ampie aree di attività economiche, e non a singoli mestieri. Si supera anche la sovrapposizione dei percorsi dellistruzione professionale con quelli di formazione professionale (IeFP) di competenza delle Regioni, prevedendo il raccordo tra listruzione professionale e le istituzioni formative in modo stabile e strutturato. Viene inoltre riconosciuta alle scuole la possibilità di ampliare lofferta formativa anche attraverso la realizzazione di percorsi di qualifica professionale, sempreché previsti dalla programmazione regionale. Si potenziano infine gli indirizzi di studio quinquennali dellistruzione professionale e si prevede la presenza, su tutto il territorio nazionale, di un sistema unitario e articolato di Scuole professionali.
Il provvedimento valorizza lesperienza educativa dalla nascita a sei anni, con lobiettivo di dare adeguata collocazione a tale esperienza allinterno del percorso di formazione della persona. Il decreto, tenuto anche conto dellorientamento europeo, elimina la cesura tra i due periodi dellinfanzia, fornendo indicazioni e linee guida per servizi educativi e di istruzione di qualità.
Al fine di garantire su tutto il territorio nazionale leffettività del diritto allo studio degli alunni e degli studenti del sistema nazionale di istruzione e formazione, statale e paritario, fino al completamento del percorso di istruzione secondaria di secondo grado, il decreto riorganizza le prestazioni, anche accessorie, per il sostegno allo studio. Il provvedimento definisce inoltre le modalità per lindividuazione dei requisiti di eleggibilità per laccesso alle prestazioni da assicurare sul territorio nazionale e individua i principi generali per il potenziamento della Carta dello studente.
Il decreto prevede che il Ministero dellistruzione, delluniversità e della ricerca, lIstituto nazionale documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE), le istituzioni scolastiche, le Istituzioni dellalta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), gli Istituti tecnici superiori (ITS) e gli Istituti di cultura italiana allestero concorrano a realizzare un sistema coordinato per la progettazione e la promozione della conoscenza delle arti e della loro pratica quale requisito fondamentale del percorso di ciascun grado di istruzione del sistema nazionale di istruzione e formazione.
Il decreto aggiorna gli ordinamenti per rispondere in maniera flessibile alla realtà socio-economica di ciascuno dei Paesi esteri in cui si opera, rafforza la missione di promozione della cultura italiana allestero e il suo coordinamento con le iniziative dellintero sistema Paese e razionalizza le norme sul personale allestero.
Il decreto riordina e coordina in un unico testo le disposizioni vigenti in materia di: ammissione alla classe successiva per gli alunni del primo ciclo, prevedendo lammissione anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione; esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, che viene semplificato nel numero di prove scritte e nelle modalità di attribuzione della valutazione finale. Inoltre la presidenza delle commissioni desame viene attribuita al dirigente scolastico; esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, con, tra laltro, la riduzione a due delle prove scritte e leliminazione della prova multidisciplinare predisposta dalla commissione e il potenziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro; prove INVALSI, con leliminazione della prova scritta a carattere nazionale dallesame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. La prova verrà effettuata in un altro momento dellanno scolastico e con la sola funzione di requisito obbligatorio di ammissione allesame. Il decreto prevede inoltre lintegrazione delle prove di italiano e matematica con una ulteriore sezione per la rilevazione dellapprendimento della lingua inglese; attestazione delle competenze nel primo ciclo, prevedendo la definizione mediante apposito decreto ministeriale di un modello di attestazione delle competenze trasversali e delle competenze chiave di cittadinanza da rilasciare al termine della terza classe di scuola secondaria di primo grado; commissioni desame, con listituzione di un apposito albo regionale dei Presidenti, cui potranno accedere dirigenti scolastici e docenti della scuola secondaria di secondo grado in possesso di requisiti definiti a livello nazionale nonché la previsione di unapposita formazione dedicata ai Presidenti di commissione.
I decreti saranno inviati alle Camere per lacquisizione dei prescritti pareri parlamentari.
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Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato in ordine alla partecipazione dellItalia alle missioni internazionali, ai sensi dellarticolo 2, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145. La deliberazione è stata adottata previa comunicazione al Presidente della Repubblica e sarà successivamente trasmessa alle Camere per la discussione e lautorizzazione con appositi atti di indirizzo, secondo le norme dei rispettivi regolamenti, eventualmente definendo impegni per il Governo. Nella deliberazione, il Governo ha indicato per ciascuna missione: larea geografica di intervento, gli obiettivi, la base giuridica di riferimento, la composizione degli assetti da inviare (compreso il numero massimo delle unità di personale coinvolte), la durata programmata e il fabbisogno finanziario per lanno in corso, così come previsto dalla nuova legge-quadro sulle missioni internazionali.
Il Consiglio dei ministri ha confermato i viceministri. Sono i sottosegretari Mario Giro (Affari esteri e cooperazione internazionale), Filippo Bubbico (Interno), Luigi Casero ed Enrico Morando (Economia e finanze), Teresa Bellanova (Sviluppo economico), Andrea Olivero (Politiche agricole, alimentari e forestali) e Riccardo Nencini (Infrastrutture e trasporti).
Il Consiglio dei ministri ha deliberato, su proposta del Ministro della difesa Roberta Pinotti, la conferma dellincarico di Comandante generale dellArma dei carabinieri, fino al 15 gennaio 2018, conferito al generale di Corpo darmata Tullio Del Sette; la conferma dellincarico di Capo di stato maggiore della difesa, fino al 22 novembre 2018, conferito al generale Claudio Graziano; la conferma dellincarico di Capo di stato maggiore dellEsercito, fino al 25 febbraio 2018, conferito al generale di Corpo darmata Danilo Errico.