Torino, 14 dic. (askanews) – “L’Italia si candida a ospitare un polo scientifico tecnologico tra i piu’ avanzati al mondo sulla fusione nucleare. E questo potrebbe nascere in Piemonte”. Parola del presidente dell’Enea, Federico Testa, che oggi all’Unione Industriale di Torino, assieme a Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, e al presidente dell’Unione Industriale di Torino,Dario Gallina ha presentato Dtt, Divertor Tokamak Test Facility.
Si tratta di un progetto di fusione nucleare da 500 milioni di euro, che nel giro di 25 anni avrà una ricaduta sul territorio che lo ospiterà di 2 miliardi di euro. Il progetto prevede in sette anni la costruzione di Dtt. Per partire pero’ c’e’ bisogno che il “governo decida in tempi brevi, visto che la proposta e’ gia’ sul tavolo di Miur e Mise” ha precisato Testa.
“La regione Piemonte può essere considerata la sede naturale di un progetto di questa portata per ka presenza di politecnico, universita’, centri di ricerca e imprese innovative. C’e’ la possibilità di localizzarlo nel Casalese. Siamo pronti a fare lobbing democratico perche’ il progetto sia finanziato e sostenuto dal governo” ha detto Sergio Chiamparino.
In ballo ci sono anche i fondi del piano Juncker e della Bei, che potrebbero finanziare meta’ del progetto. Il progetto infatti ha un respiro internazionale e in lizza ci sono anche altri paesi europei pronti ad aggiudicarselo. “Il fattore tempo e’ fondamentale. Sarebbe un errore farsi scappare questa occasione” ha detto Testa.
Il presidente dell’Unione industriale, Dario Gallina, ha dichiarato che: “ospitare un esperimento internazionale strategico per il futuro della ricerca e dello sviluppo in campo energetico ha un grande significato poiché molte nostre aziende torinesi e piemontesi sarebbero coinvolte, prima nella realizzazione dell’infrastruttura e poi nei rapporti di fornitura per il suo funzionamento e la sua attività”.