Milano, 7 ott. (askanews) – Gli italiani hanno ridotto del 3,2% gli acquisti alimentari nei primi otto mesi del 2022 sullo stesso periodo del 2021 ma spendono il 4% in piu’ a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica e delle materie prime. E’ la stima fatta da Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio al dettaglio ad agosto che rispetto allo stesso periodo del 2021.
Coldiretti fa notare che a livello di canali distributivi sono i discount di alimentati che fanno segnare nei primi otto mesi un balzo del 9,5% nelle vendite a valore, il piu’ elevato tra le tipologie di esercizi di vendita al dettaglio. Il risultato dei discount, precisa, evidenzia come sempre di piu’ le famiglie si orientino per la spesa su canali a basso prezzo, una tendenza in atto da tempo.
Piu’ di un italiano su due (51%) infatti taglia la spesa nel carrello a causa dell’aumento record dei prezzi, stando a un’indagine condotta sul sito di Coldiretti dalla quale emerge anche che un altro 18% di cittadini dichiara di aver ridotto la qualita’ degli acquisti, costretto ad orientarsi verso prodotti low cost per arrivare a fine mese, mentre un 31% di cittadini non ha modificato le abitudini di spesa.
“Bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mettono a rischio imprese e famiglie in settori vitali per il Paese -afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – rischiamo un crack alimentare, economico e occupazionale visto che proprio in questi mesi si concentrano le produzioni agricole tipiche del made in Italy e della Dieta Mediterranea con le loro lavorazioni per olio, vino, ortaggi e frutta per conserve, succhi e derivati”.