Visita strutture d’accoglienza per ragazzi in stato di abbandono
Milano, 28 set. (askanews) – E’ tutto pronto per il nuovo importante viaggio di Missioni Don Bosco, che portera’ all’incontro con gli ospiti dei centri di accoglienza e di istruzione dei salesiani in Kenya. Con la delegazione della Onlus torinese ci sara’ Fiona May, campionessa mondiale del salto in lungo, icona del mondo dello sport e da tempo ambasciatrice e testimonial delle Missioni, in Italia e nel mondo. Visita di pochi giorni, intensissimi, per vedere da vicino le opere sostenute da migliaia di benefattori italiani. Ad accoglierli il missionario don Felice Molino, responsabile dei progetti. Fiona May ha annunciato da tempo questo viaggio, rimandato piu’ volte per le difficolta’ determinate dalla pandemia.
Nella sua veste di testimonial delle campagne di Missioni Don Bosco, in particolare di quelle legate al sostegno delle mamme africane, desidera percorrere le tappe degli interventi che i salesiani rivolgono ai ragazzi di strada: "Sono felice di avere la possibilita’ di partecipare a questo viaggio, di poter entrare in contatto diretto con una delle campagne piu’ importanti tra i progetti di Missioni Don Bosco. Tra i miei obiettivi c’e’ soprattutto quello di poter interagire con la realta’ vera di tante donne e bambini, amplificando la loro voce".
Il team in partenza incontrera’ due missionari italiani di lunga data, padre Vincenzo Donati e fratel Andrea Comino, protagonisti di una dedizione totale a questa parte d’Africa (dal Sudan e Sud Sudan al Kenya).
A Nairobi le strutture maggiori dei salesiani sono il Bosco Boys e il Bosco Town, destinati ai ragazzi in stato di abbandono che vengono avvicinati per strada dagli operatori e accompagnati nel centro di prima accoglienza. A Makuyu invece l’opera dei missionari e’ concentrata in un dispensario medico a disposizione della gente che non puo’ accedere alle strutture pubbliche. L’impatto piu’ forte sara’ con lo slum di Dagoretti, dove don Molino va spesso a sostenere l’impegno delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice che vivono in mezzo ai piu’ poveri.
Missioni Don Bosco, l’ambasciatrice Fiona May parte per il Kenya
Visita strutture d’accoglienza per ragazzi in stato di abbandono
Milano, 28 set. (askanews) – E’ tutto pronto per il nuovo importante viaggio di Missioni Don Bosco, che portera’ all’incontro con gli ospiti dei centri di accoglienza e di istruzione dei salesiani in Kenya. Con la delegazione della Onlus torinese ci sara’ Fiona May, campionessa mondiale del salto in lungo, icona del mondo dello sport e da tempo ambasciatrice e testimonial delle Missioni, in Italia e nel mondo. Visita di pochi giorni, intensissimi, per vedere da vicino le opere sostenute da migliaia di benefattori italiani. Ad accoglierli il missionario don Felice Molino, responsabile dei progetti. Fiona May ha annunciato da tempo questo viaggio, rimandato piu’ volte per le difficolta’ determinate dalla pandemia. Nella sua veste di testimonial delle campagne di Missioni Don Bosco, in particolare di quelle legate al sostegno delle mamme africane, desidera percorrere le tappe degli interventi che i salesiani rivolgono ai ragazzi di strada: "Sono felice di avere la possibilita’ di partecipare a questo viaggio, di poter entrare in contatto diretto con una delle campagne piu’ importanti tra i progetti di Missioni Don Bosco. Tra i miei obiettivi c’e’ soprattutto quello di poter interagire con la realta’ vera di tante donne e bambini, amplificando la loro voce". Il team in partenza incontrera’ due missionari italiani di lunga data, padre Vincenzo Donati e fratel Andrea Comino, protagonisti di una dedizione totale a questa parte d’Africa (dal Sudan e Sud Sudan al Kenya). A Nairobi le strutture maggiori dei salesiani sono il Bosco Boys e il Bosco Town, destinati ai ragazzi in stato di abbandono che vengono avvicinati per strada dagli operatori e accompagnati nel centro di prima accoglienza. A Makuyu invece l’opera dei missionari e’ concentrata in un dispensario medico a disposizione della gente che non puo’ accedere alle strutture pubbliche. L’impatto piu’ forte sara’ con lo slum di Dagoretti, dove don Molino va spesso a sostenere l’impegno delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice che vivono in mezzo ai piu’ poveri.
Milano, 28 set. (askanews) – E’ tutto pronto per il nuovo importante viaggio di Missioni Don Bosco, che portera’ all’incontro con gli ospiti dei centri di accoglienza e di istruzione dei salesiani in Kenya. Con la delegazione della Onlus torinese ci sara’ Fiona May, campionessa mondiale del salto in lungo, icona del mondo dello sport e da tempo ambasciatrice e testimonial delle Missioni, in Italia e nel mondo. Visita di pochi giorni, intensissimi, per vedere da vicino le opere sostenute da migliaia di benefattori italiani. Ad accoglierli il missionario don Felice Molino, responsabile dei progetti. Fiona May ha annunciato da tempo questo viaggio, rimandato piu’ volte per le difficolta’ determinate dalla pandemia. Nella sua veste di testimonial delle campagne di Missioni Don Bosco, in particolare di quelle legate al sostegno delle mamme africane, desidera percorrere le tappe degli interventi che i salesiani rivolgono ai ragazzi di strada: "Sono felice di avere la possibilita’ di partecipare a questo viaggio, di poter entrare in contatto diretto con una delle campagne piu’ importanti tra i progetti di Missioni Don Bosco. Tra i miei obiettivi c’e’ soprattutto quello di poter interagire con la realta’ vera di tante donne e bambini, amplificando la loro voce". Il team in partenza incontrera’ due missionari italiani di lunga data, padre Vincenzo Donati e fratel Andrea Comino, protagonisti di una dedizione totale a questa parte d’Africa (dal Sudan e Sud Sudan al Kenya). A Nairobi le strutture maggiori dei salesiani sono il Bosco Boys e il Bosco Town, destinati ai ragazzi in stato di abbandono che vengono avvicinati per strada dagli operatori e accompagnati nel centro di prima accoglienza. A Makuyu invece l’opera dei missionari e’ concentrata in un dispensario medico a disposizione della gente che non puo’ accedere alle strutture pubbliche. L’impatto piu’ forte sara’ con lo slum di Dagoretti, dove don Molino va spesso a sostenere l’impegno delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice che vivono in mezzo ai piu’ poveri.