Roma, 28 set. (askanews) – Nell’ambito dell’incontro organizzato a Roma da Eures, dall’Anofm (Agentia Nationala pentru Ocuparea fortei de Munca), dall’Ambasciata di Romania in Italia e dall’Anpal, sulle opportunita’ di lavoro in Romania, anche Confindustria Romania ha presentato i progetti a cui la rappresentanza confindustriale lavora da anni e che si sono arricchiti di un nuovo strumento, cruciale nel sostegno delle famiglie romene che intendono rientrare in Romania. Una proposta completa, ha spiegato il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola, che va dalla possibilita’ di assunzione per il nucleo familiare alla copertura sanitaria per tutti i componenti, sia in Romania che in Italia, fino alle agevolazioni per l’acquisto di una casa sul territorio romeno.
Progetto che Bertola ha presentato anche all’ambasciatrice di Romania in Italia, Gabriela Dancau, dopo l’evento in un incontro presso la sede diplomatica a Roma, a cui ha preso parte anche la direttrice di Confindustria Romania Simona Neumann.
La Romania, infatti, continua a soffrire di una cronica mancanza di forza lavoro, sia specializzata che non specializzata. “Le aziende italiane in Romania hanno una storicita’ di oltre 20, una presenza e un impegno che sono un patrimonio per il lavoratore romeno che valuta il rientro, a cui guardare con interesse”, ha detto Bertola.
Confindustria Romania, che lavora di concerto con il “Gruppo diaspora” della presidenza della Romania, ha da tempo avviato progetti a sostegno dei lavoratori romeni: con il progetto “Familia in siguranta” ha proposto una copertura sanitaria completa che garantisce l’accesso alla sanita’ italiana attraverso Mutua Mba, “un sistema associativo che permette agli associati di beneficiare dei vantaggi del terzo settore italiano in Romania ma anche in Italia, perche’ non bisogna dimenticare che molte famiglie sono divise tra Italia e Romania. Il cittadino romeno e’ un cittadino europeo che valuta complessivamente l’impatto del rientro sul suo nucleo familiare”.
“Portando in Romania la piu’ grande mutua italiana no profit abbiamo messo in sicurezza migliaia di famiglie” e, ha aggiunto Bertola, “alcune aziende italiane hanno la totalita’ dei loro dipendenti e manager coperti dai piani sanitari”. Per completare il progetto Confindustria Romania propone anche un piano di sostegno per la formazione dei minori del nucleo famigliare, la possibilita’ di trovare posti di lavoro nella stessa area per la famiglia “grazie alla nostra diffusione sul territorio romeno”.
Infine, Confindustria Romania, con la collaborazione delle proprie aziende associate tra cui Intesa Sanpaolo Bank Romania, offre un sostegno alla diaspora per raggiungere l’obiettivo di acquistare una casa in Romania. Una proposta completa che mira a reperire forza lavoro, manodopera, lavoratori specializzati di cui c’e’ molto bisogno: “Ci sono migliaia di posti di lavoro disponibili nelle aziende italiane in Romania. Senza fattore umano non c’e’ crescita e il Paese non puo’ svolgere il ruolo di attore che merita nei confronti del fenomeno del reshoring che dobbiamo intercettare – ha concluso Bertola – La Romania e’ un passo avanti per cultura, per contaminazione, per la capacita’ delle persone e la voglia di cambiare, possiamo essere protagonisti insieme. Questo e’ il primo passo, andremo in tutta Italia per presentare le opportunita’”.