Roma, 21 set. (askanews) – Carlo Calenda, che ha attraversato Roma con un mini-tour elettorale, ha criticato l’amministrazione capitolina a guida Pd per una gestione della Capitale peggiore di quella del M5S con Virginia Raggi. Ma il sindaco Roberto Gualtieri, a margine della presentazione in Campidoglio del protocollo “Forte Bravetta, luogo della Memoria”, respinge le accuse al mittente. Quello di Calenda, secondo Gualtieri “e’ stato uno show elettorale con toni molto populisti, che ormai da tempo Calenda ha scelto di assumere. Questi toni denotano una connotazione ormai a destra, ma non ci preoccupano perche’ i cittadini sanno che alle urne dovranno scegliere tra noi e la destra nei collegi: questo dato crea nervosismo e tensione, alza i toni per farsi notare”, ha detto Gualtieri. Alcune cose di cui ha parlato Calenda, ha sottolineato il sindaco di Roma “Sa benissimo che le stiamo affrontando ma hanno dei tempi. Sul tema dello stadio Flaminio, ad esempio, si e’ chiusa la conferenza dei servizi e ora siamo in attesa delle proposte per il risanamento”.
“Parlare come se quel problema si fosse potuto risolvere in pochi mesi – ha concluso Gualtieri – e’ veramente demagogico e populista. Si commenta da se’, d’altronde in campagna elettorale e’ normale ma i cittadini stanno vedendo il nostro impegno”.