Turismo, Assoturismo-Cst: estate di ripartenza, 198,8 mln pernottamenti
Set 7, 2022
– In aumento del 15,5%. Aumento energia riduce margini –
Roma, 7 set. (askanews) – Un’estate di netta ripresa, anche se le attese di inizio stagione – purtroppo – sono rimaste disattese e l’aumento dei costi energetici ha ridotto drasticamente i margini delle attivita’ ricettive. Per l’estate 2022 l’industria del turismo aveva sperato di riallinearsi ai livelli del 2019, ma l’ondata di contagi di fine giugno, il caro carburanti, il caos negli aeroporti e l’impennata dell’inflazione hanno in qualche modo indebolito la domanda.
In base alle informazioni raccolte, si rileva una crescita delle presenze del trimestre estivo (giugno-luglio-agosto) pari al +15,5% sul 2021. Per la componente nazionale l’aumento e’ del +5,1%, mentre per la componente straniera sale al +35,4%. In termini assoluti i turisti registrati nelle strutture ricettive sono circa 49 milioni, per un totale di 198,8 milioni di pernottamenti, con un calo del -6,9% rispetto al 2019.
E’ questo lo scenario che emerge dall’indagine di Assoturismo Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 1.694 imprenditori della ricettivita’.
Il trimestre appena concluso ha dunque segnato il ritorno alla "normalita’" delle vacanze estive e un importante consolidamento della crescita dei flussi turistici. Risultati rilevanti sono emersi per gli stranieri, sebbene ancora sotto i livelli del 2019 (-20,2%). Le imprese ricettive hanno ospitato prevalentemente turisti tedeschi, ma anche dalla Francia, dai Paesi Bassi, dalla Svizzera, dal Belgio, dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. Gli aumenti piu’ significativi sono stati registrati soprattutto nelle regioni del Nord Ovest (+18,5%), del Nord Est (+16,8%) e del Centro (+16,2%). Per le regioni del Sud e Isole la crescita stimata e’ del +10,3%.
Nel complesso, tra stranieri e italiani le localita’ marine e montane hanno segnato una crescita del +11% circa rispetto al 2021, +21,9 per le imprese delle localita’ dei laghi, +20,5% per il turismo rurale e collinare, +18,1% per le aree termali. Pero’, il recupero piu’ significativo e’ stato quello delle citta’ e dei centri d’arte, le destinazioni piu’ penalizzate dall’emergenza sanitaria: rispetto allo scorso anno la crescita dei pernottamenti e’ del +31%.
Archiviato il trimestre estivo, l’interesse degli imprenditori e’ ora sul prolungamento della stagione anche nel mese di settembre. In valori assoluti, la variazione attesa per settembre 2022, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e’ di oltre +2,7 milioni di pernottamenti, per un totale di 44,3 milioni. A segnalare maggiore ottimismo le imprese delle citta’ d’arte con un +15,9% di prenotazioni.
"Le bollette di luce e gas sono praticamente triplicate e questo ha ridotto di molto i margini per le imprese del turismo, dato che i pacchetti per la stagione estiva sono stati venduti prima degli aumenti. Il quasi ritorno del turismo ai livelli pre-pandemia e’ sicuramente una buona notizia ma – commenta il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina – senza interventi concreti a sostegno delle imprese, migliaia di strutture ricettive e attivita’ del comparto non potranno piu’ sostenere la spesa per l’energia e saranno costrette a chiudere".