Al via fondo di tutela dei 5.450 Prodotti agroalimentari tradizionali
Milano, 6 set. (askanews) – È partito il fondo di tutela per i 5.450 Prodotti agroalimentari tradizionali, dato aggiornato al 2022 secondo la 22esima revisione dell’Elenco nazionale. Dal ministero dell’Agricoltura sono stati stanziati un milione di euro ed è stato lanciato l’Osservatorio sull’elenco di cibi e ricette del territorio. A imprimere una accelerazione a questa iniziativa di tutela dei Pat, stando a quanto emerso dalla conferenza stampa al Mipaaf col ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli e dell’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, l’attuazione di un emendamento nella legge di bilancio 2022, voluto dalla campagna #noFakefood e presentato dalla senatrice De Petris, che ha stanziato per la prima volta un milione di euro per la promozione dei Pat.
I Pat sono prodotti inclusi in un elenco istituito dal ministero delle Politiche Agricole con la collaborazione delle Regioni e comprendono prodotti agricoli o dell’allevamento, bevande analcoliche, distillati e liquori, lavorati secondo antiche ricette e che richiamano l’identità culturale e culinaria di un territorio.
“Con questo fondo si riconosce il valore dei prodotti agroalimentari tradizionali come elemento di quella biodiversità tutelata ora anche dalla Costituzione riformata a febbraio – ha detto Pecoraro Scanio che il 18 luglio del 2000 firmò il primo elenco dei Pat pubblicato in Gazzetta Ufficiale – Questa è una prima risposta alla petizione promossa su change.org firmata in un giorno da oltre 5000 persone. Ora continueremo per verificare che le regioni usino bene queste prime risorse”.
I Pat sono prodotti inclusi in un elenco istituito dal ministero delle Politiche Agricole con la collaborazione delle Regioni e comprendono prodotti agricoli o dell’allevamento, bevande analcoliche, distillati e liquori, lavorati secondo antiche ricette e che richiamano l’identità culturale e culinaria di un territorio.
“Con questo fondo si riconosce il valore dei prodotti agroalimentari tradizionali come elemento di quella biodiversità tutelata ora anche dalla Costituzione riformata a febbraio – ha detto Pecoraro Scanio che il 18 luglio del 2000 firmò il primo elenco dei Pat pubblicato in Gazzetta Ufficiale – Questa è una prima risposta alla petizione promossa su change.org firmata in un giorno da oltre 5000 persone. Ora continueremo per verificare che le regioni usino bene queste prime risorse”.