Il Pd al governo: intervenga immediatamente sugli extraprofitti delle societa' energetiche
Roma, 30 ago. (askanews) – Autorevoli esponenti del Pd chiedono al governo di risolvere la questione dell’imposta (non pagata) sugli extraprofitti delle società energetiche.
“E’ grave e preoccupante che l’imposta sugli extra profitti delle società energetiche non sia stata ancora versata da molte aziende. È urgente intervenire per garantire che quelle risorse, stimate intorno ai 10 miliardi, siano riscosse perché sono indispensabili per finanziare le misure di sostegno per famiglie e imprese già decise dal governo”, hanno dichiarato in una nota congiunta le presidenti dei senatori e dei deputati del Pd, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.
“Le aziende che stanno rifiutando di versare la tassa – sottolinea la dichiarazione – mettono a rischio la tenuta economica e sociale del Paese in uno dei momenti più difficili dal dopoguerra. Le imprese si stanno prendendo una grande responsabilità di cui si assumeranno le conseguenze. Il Governo intervenga al più presto con tutti gli strumenti a disposizione per recuperare quanto dovuto dalle aziende”, concludono Malpezzi e Serracchiani.
“È sconcertante che solo poco più di un quarto dell’acconto della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche sia stato effettivamente versato. Fa cadere le braccia il comportamento opportunistico di tante aziende che finora non hanno versato neanche un euro dell’ammontare dovuto, mentre milioni di famiglie e aziende sono in crisi perché stanno ricevendo bollette stratosferiche”. Così il responsabile economico del Pd Antonio Misiani.
“Sulla situazione energetica pesano indubbiamente gli eccessi speculativi sul mercato olandese del gas e il paradosso del meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità, che equipara quella prodotta da fonti rinnovabili a quella da gas.
Distorsioni che regalano a molte aziende del settore utili extra per decine di miliardi di euro. Recuperare il massimo possibile di queste risorse è fondamentale per mitigare le conseguenze della crisi energetica prima di fare ulteriore debito pubblico.
Nei prossimi giorni è opportuno che il governo verifichi l’efficacia della stretta sui pagamenti prevista dal decreto Aiuti bis, promuovendo un tavolo con gli operatori per risolvere tutte le criticità che finora hanno depotenziato il contributo straordinario sugli extra profitti”, conclude Misiani.
Bar/Rea/int14
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Roma, 30 ago. (askanews) – Autorevoli esponenti del Pd chiedono al governo di risolvere la questione dell’imposta (non pagata) sugli extraprofitti delle società energetiche.
“E’ grave e preoccupante che l’imposta sugli extra profitti delle società energetiche non sia stata ancora versata da molte aziende. È urgente intervenire per garantire che quelle risorse, stimate intorno ai 10 miliardi, siano riscosse perché sono indispensabili per finanziare le misure di sostegno per famiglie e imprese già decise dal governo”, hanno dichiarato in una nota congiunta le presidenti dei senatori e dei deputati del Pd, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.
“Le aziende che stanno rifiutando di versare la tassa – sottolinea la dichiarazione – mettono a rischio la tenuta economica e sociale del Paese in uno dei momenti più difficili dal dopoguerra. Le imprese si stanno prendendo una grande responsabilità di cui si assumeranno le conseguenze. Il Governo intervenga al più presto con tutti gli strumenti a disposizione per recuperare quanto dovuto dalle aziende”, concludono Malpezzi e Serracchiani.
“È sconcertante che solo poco più di un quarto dell’acconto della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche sia stato effettivamente versato. Fa cadere le braccia il comportamento opportunistico di tante aziende che finora non hanno versato neanche un euro dell’ammontare dovuto, mentre milioni di famiglie e aziende sono in crisi perché stanno ricevendo bollette stratosferiche”. Così il responsabile economico del Pd Antonio Misiani.
“Sulla situazione energetica pesano indubbiamente gli eccessi speculativi sul mercato olandese del gas e il paradosso del meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità, che equipara quella prodotta da fonti rinnovabili a quella da gas.
Distorsioni che regalano a molte aziende del settore utili extra per decine di miliardi di euro. Recuperare il massimo possibile di queste risorse è fondamentale per mitigare le conseguenze della crisi energetica prima di fare ulteriore debito pubblico.
Nei prossimi giorni è opportuno che il governo verifichi l’efficacia della stretta sui pagamenti prevista dal decreto Aiuti bis, promuovendo un tavolo con gli operatori per risolvere tutte le criticità che finora hanno depotenziato il contributo straordinario sugli extra profitti”, conclude Misiani.
Bar/Rea/int14
“E’ grave e preoccupante che l’imposta sugli extra profitti delle società energetiche non sia stata ancora versata da molte aziende. È urgente intervenire per garantire che quelle risorse, stimate intorno ai 10 miliardi, siano riscosse perché sono indispensabili per finanziare le misure di sostegno per famiglie e imprese già decise dal governo”, hanno dichiarato in una nota congiunta le presidenti dei senatori e dei deputati del Pd, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.
“Le aziende che stanno rifiutando di versare la tassa – sottolinea la dichiarazione – mettono a rischio la tenuta economica e sociale del Paese in uno dei momenti più difficili dal dopoguerra. Le imprese si stanno prendendo una grande responsabilità di cui si assumeranno le conseguenze. Il Governo intervenga al più presto con tutti gli strumenti a disposizione per recuperare quanto dovuto dalle aziende”, concludono Malpezzi e Serracchiani.
“È sconcertante che solo poco più di un quarto dell’acconto della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche sia stato effettivamente versato. Fa cadere le braccia il comportamento opportunistico di tante aziende che finora non hanno versato neanche un euro dell’ammontare dovuto, mentre milioni di famiglie e aziende sono in crisi perché stanno ricevendo bollette stratosferiche”. Così il responsabile economico del Pd Antonio Misiani.
“Sulla situazione energetica pesano indubbiamente gli eccessi speculativi sul mercato olandese del gas e il paradosso del meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità, che equipara quella prodotta da fonti rinnovabili a quella da gas.
Distorsioni che regalano a molte aziende del settore utili extra per decine di miliardi di euro. Recuperare il massimo possibile di queste risorse è fondamentale per mitigare le conseguenze della crisi energetica prima di fare ulteriore debito pubblico.
Nei prossimi giorni è opportuno che il governo verifichi l’efficacia della stretta sui pagamenti prevista dal decreto Aiuti bis, promuovendo un tavolo con gli operatori per risolvere tutte le criticità che finora hanno depotenziato il contributo straordinario sugli extra profitti”, conclude Misiani.
Bar/Rea/int14
