Al via il Pietrarossa Bellini Academy&Music Festival
Roma, 30 ago. (askanews) – Con ben 44 giorni di masterclass e concerti di giovani e maestri il Conservatorio Vincenzo Bellini di Caltanissetta ribadisce con la seconda edizione del Pietrarossa Bellini Academy&Music Festival l’esigenza di animare il territorio nisseno attraverso bellezza, grande musica e soprattutto grazie a lunghi ed intensi scambi intellettuali e culturali tra i giovani di tutto il mondo che convergeranno nella città.
Spicca nel programma la lunga residenza dell’eccellente pianista russo Dmitri Masleev, tra i più celebrati dalla critica internazionale sin dalla medaglia d’oro e premio speciale della giuria della quindicesima edizione del concorso Ciaikovsky di Mosca: un giovane talento tra i più penalizzati dalla guerra in corso e a causa della sua provenienza da una delle regioni più marginali dell’immenso paese euro-asiatico e a più alta infiltrazione mafiosa: uno dei pochi musicisti al mondo che possono coniugare, con profondità ed empatia, qualità artistica e vera comprensione delle esigenze di rinascita culturale di un territorio difficile.
Da qui il suo impegno sul territorio nisseno per ben dieci giorni di masterclass e tre concerti: come solista il 20 settembre, in un inedito duo con la violoncellista russo-statunitense Nina Kotova, caposaldo del virtuosismo ed icona del glamour nella musica classica, il 17 settembre e, nell’eccezionale veste di pianista accompagnatore, il 26 settembre per il concerto belcantistico con il tenore Rosario La Spina e la mezzosoprano Milijana Nikolic.
Dopo il grande successo della prima edizione del Festival, nato nel ’21 come simbolo della ripartenza post-pandemica – e che per la prima volta aveva presentato al pubblico della Sicilia centrale trenta artisti di assoluto valore internazionale, impegnati in masterclass dedicate ad ogni famiglia strumentale ed in concerti solistici e cameristici nei luoghi d’arte più affascinanti della provincia – il Conservatorio di Caltanissetta rilancia quest’anno la sua sfida culturale, sociale ed artistica per ben 44 giorni di intensa musica vissuta in una terra troppo a lungo silente fuori dalle mura dell’Istituto.
Quest’anno il cuore pulsante del festival, cioè l’offerta didattica dell’Academy, è stata notevolmente potenziata: artisti di rilievo internazionale e solida fama, veri maestri come Alain Meunier, Nina Kotova, Roberto Prosseda, Enrico Fagone, Immanuel Richter sono alcuni fra i 30 musicisti che verranno ospitati dalla città, per ben 22 masterclass, oltre che per il programma di concerti “Le Grandi Firme” e soprattutto per la direzione artistica della serie di concerti degli allievi più meritevoli “I Colori del Talento”.
Spicca fra gli ospiti che musicheranno Caltanissetta, la rarissima proposta del quartetto di sassofoni Sigma Project, ensemble spagnolo di assoluto pregio internazionale, noto per un’inesausta ricerca trasversale ai generi musicali, con particolare attenzione al mondo latino-americano, e per un’affermata vocazione alla scoperta di nuovo repertorio, tanto da essere ormai primi destinatari di opere composte esplicitamente per loro dai maggiori compositori viventi di tutto il globo.
Va inoltre sottolineata l’importante presenza della nuova formazione Quintetto Schubert, in prima mondiale a Caltanissetta: capitanato dal violoncellista parigino di chiara fama Alain Meunier, il Quintetto Schubert è composto da eccellenze assolute del virtuosismo come Amihai Grosz, israeliano, a lungo prima viola dei Berliner, poi membro della West-Eastern Divan Orchestra di Barenboim, fondatore del pluripremiato Jerusalem String Quartet, ospite regolare dei migliori palchi del globo; quindi la giovane violinista austriaca Johanna Pichlmair, primo violino dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Monaco, nelle file dei violini primi dei Berliner, solista e camerista stimatissima. E ancora il violinista torinese Simone Bernardini, primo violino concertatore di Orchestra Nazionale di Lione, Berliner e Scala, solista stimatissimo, camerista pluripremiato, direttore d’orchestra dopo il corso di perfezionamento con Bernard Haitink a Lucerna. Infine la violoncellista francese Solène Kermarrec, membro dei Berliner, camerista coi 12 Violoncelli dei Berliner e con il Venus Ensemble.
I luoghi del festival abbracceranno anche per il 2022 l’intero territorio urbano: in primis il Teatro Regina Margherita di Caltanissetta, il parco archeologico urbano di Palmintelli, la Cattedrale della Città, la Biblioteca L. Scarabelli, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Caltanissetta, la Curia e il Consorzio Universitario.
“La seconda edizione del festival sarà contraddistinta da un’altissima qualità delle masterclass e dalla chiara fama dei musicisti di caratura internazionale che svolgeranno l’attività concertistica. Il prestigioso Teatro Comunale Regina Margherita di Caltanissetta sarà la sede dei nostri concerti più importanti, consolidando il rapporto Istituzionale ed artistico con il Comune di Caltanissetta”, ha spiegato Michele Mosa, neodirettore dell’Istituto e Direttore Artistico.
Spicca nel programma la lunga residenza dell’eccellente pianista russo Dmitri Masleev, tra i più celebrati dalla critica internazionale sin dalla medaglia d’oro e premio speciale della giuria della quindicesima edizione del concorso Ciaikovsky di Mosca: un giovane talento tra i più penalizzati dalla guerra in corso e a causa della sua provenienza da una delle regioni più marginali dell’immenso paese euro-asiatico e a più alta infiltrazione mafiosa: uno dei pochi musicisti al mondo che possono coniugare, con profondità ed empatia, qualità artistica e vera comprensione delle esigenze di rinascita culturale di un territorio difficile.
Da qui il suo impegno sul territorio nisseno per ben dieci giorni di masterclass e tre concerti: come solista il 20 settembre, in un inedito duo con la violoncellista russo-statunitense Nina Kotova, caposaldo del virtuosismo ed icona del glamour nella musica classica, il 17 settembre e, nell’eccezionale veste di pianista accompagnatore, il 26 settembre per il concerto belcantistico con il tenore Rosario La Spina e la mezzosoprano Milijana Nikolic.
Dopo il grande successo della prima edizione del Festival, nato nel ’21 come simbolo della ripartenza post-pandemica – e che per la prima volta aveva presentato al pubblico della Sicilia centrale trenta artisti di assoluto valore internazionale, impegnati in masterclass dedicate ad ogni famiglia strumentale ed in concerti solistici e cameristici nei luoghi d’arte più affascinanti della provincia – il Conservatorio di Caltanissetta rilancia quest’anno la sua sfida culturale, sociale ed artistica per ben 44 giorni di intensa musica vissuta in una terra troppo a lungo silente fuori dalle mura dell’Istituto.
Quest’anno il cuore pulsante del festival, cioè l’offerta didattica dell’Academy, è stata notevolmente potenziata: artisti di rilievo internazionale e solida fama, veri maestri come Alain Meunier, Nina Kotova, Roberto Prosseda, Enrico Fagone, Immanuel Richter sono alcuni fra i 30 musicisti che verranno ospitati dalla città, per ben 22 masterclass, oltre che per il programma di concerti “Le Grandi Firme” e soprattutto per la direzione artistica della serie di concerti degli allievi più meritevoli “I Colori del Talento”.
Spicca fra gli ospiti che musicheranno Caltanissetta, la rarissima proposta del quartetto di sassofoni Sigma Project, ensemble spagnolo di assoluto pregio internazionale, noto per un’inesausta ricerca trasversale ai generi musicali, con particolare attenzione al mondo latino-americano, e per un’affermata vocazione alla scoperta di nuovo repertorio, tanto da essere ormai primi destinatari di opere composte esplicitamente per loro dai maggiori compositori viventi di tutto il globo.
Va inoltre sottolineata l’importante presenza della nuova formazione Quintetto Schubert, in prima mondiale a Caltanissetta: capitanato dal violoncellista parigino di chiara fama Alain Meunier, il Quintetto Schubert è composto da eccellenze assolute del virtuosismo come Amihai Grosz, israeliano, a lungo prima viola dei Berliner, poi membro della West-Eastern Divan Orchestra di Barenboim, fondatore del pluripremiato Jerusalem String Quartet, ospite regolare dei migliori palchi del globo; quindi la giovane violinista austriaca Johanna Pichlmair, primo violino dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Monaco, nelle file dei violini primi dei Berliner, solista e camerista stimatissima. E ancora il violinista torinese Simone Bernardini, primo violino concertatore di Orchestra Nazionale di Lione, Berliner e Scala, solista stimatissimo, camerista pluripremiato, direttore d’orchestra dopo il corso di perfezionamento con Bernard Haitink a Lucerna. Infine la violoncellista francese Solène Kermarrec, membro dei Berliner, camerista coi 12 Violoncelli dei Berliner e con il Venus Ensemble.
I luoghi del festival abbracceranno anche per il 2022 l’intero territorio urbano: in primis il Teatro Regina Margherita di Caltanissetta, il parco archeologico urbano di Palmintelli, la Cattedrale della Città, la Biblioteca L. Scarabelli, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Caltanissetta, la Curia e il Consorzio Universitario.
“La seconda edizione del festival sarà contraddistinta da un’altissima qualità delle masterclass e dalla chiara fama dei musicisti di caratura internazionale che svolgeranno l’attività concertistica. Il prestigioso Teatro Comunale Regina Margherita di Caltanissetta sarà la sede dei nostri concerti più importanti, consolidando il rapporto Istituzionale ed artistico con il Comune di Caltanissetta”, ha spiegato Michele Mosa, neodirettore dell’Istituto e Direttore Artistico.