Milano, 16 gen. (askanews) – “Siamo una banca italiana, abbiamo radici italiani e crediamo nell’Italia, ma crediamo anche nell’Europa e nel portare il meglio che l’Italia ha all’estero. Se questo vuol dire non essere italiani mi spiace molto, perché la nostra stessa industria crede in tutto questo”. Lo ha dichiarato il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, alla domanda se la partnership con Ferrari, presentata oggi, possa rafforzare il percepito di UniCredit come banca italiana, anche in alcuni ambienti di governo.
“L’Italia ha una industria di esportazione, noi vogliamo dare agli italiani l’opportunità di eccellere in Italia e di girare in tutta Europa con un marchio che è leader, noi andiamo in questa direzione”.
“Io sono italiano e ne vado molto orgoglioso – ha proseguito Orcel -, credo che in Europa si passa troppo tempo a esasperare le diversità e poco tempo a unirsi per creare un blocco economico che possa creare opportunità per tutti, il che non vuol dire uniformare tutti. Noi – ha spiegato il Ceo di UniCredit – abbiamo 13 banche, 13 paesi e se passassimo il nostro tempo a esasperare le diversità ritorneremo alla UniCredit di 4 anni. Questo non vuol dire che sono tutti uguali, noi diamo valore alle diversità locali, ma su alcune cose si vince se le facciamo assieme e andiamo in maniera univoca”.