SpaceX, Crosetto: nessun accordo ma servono sistemi sicuri e potenti – askanews.it

SpaceX, Crosetto: nessun accordo ma servono sistemi sicuri e potenti

Mandato all’Asi per esplorare ogni soluzione possibile
Gen 8, 2025

Milano, 8 gen. (askanews) – Non è stato approvato alcun accordo con SpaceX ma c’è interesse per sistemi satellitari più sicuri e potenti. Così Guido Crosetto, ministro della Difesa, riassume durante il question time alla Camera la posizione dell’Italia in merito alla vicenda Starlink. “Le nostre forze armate sono chiamate spesso a operare a tutela degli interessi nazionali, oggi più che mai, anche a grande distanza dall’Italia e non sempre in presenza di adeguati servizi e infrastrutture” ha fatto notare per poi proseguire sottolineando la presenza di forze italiane nel quadrante Indo-Pacifico, in Africa, Medio Oriente, Nord Europa, Est Europa, “ponendo in essere attività che richiedono comunicazione affidabile, sicura e continua, nonché connettività e servizi di posizionamento e navigazione. In abito nazionale a livello militare, questi servizi vengono erogati grazie a sistemi in orbita geostazionaria Sicral, che sono affidabili ma offrono una copertura geografica e banda limitata. Ne consegue che la difesa è interessata, anzi obbligata forse, a integrare tale capacità con quelle fornite da satelliti in orbita bassa, che offrono maggiore continuità, copertura e miglior tempo di latenza”.

All’inizio del suo intervento Crosetto ha rafforzato la smentita del governo sulla presenza di un accordo firmato. “La presidenza del Consiglio dei Ministri ha già smentito con una nota che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società SpaceX. Colgo l’opportunità per precisare che anche la difesa non ha approvato alcun accordo a riguardo”, ha detto. Tuttavia il ministro ha successivamente spiegato che “l’autorità delegata per lo spazio ha dato mandato all’Asi di avviare uno studio teso a sviluppare tali servizi, esplorando ogni possibile soluzione presente al mondo. A livello europeo, rammento che il programma più noto di connettività sicura, appena avviato e noto come Iris II, prevederà a regime circa 290 satelliti” ha aggiunto Crosetto.

Dall’intervento del ministro, risulta chiara l’entità del player in questione, ma anche le opportunità : “Relativamente a SpaceX, che conta oltre 6.700 satelliti in orbita bassa e ha una previsione di 42.000, è oggi un operatore che riunisce requisiti e possiede capacità necessarie per servire i servizi in parola. Ma questo non esclude che un Paese sovrano e tecnologicamente avanzato come il nostro possa gestire l’instradamento e la cifratura dei suoi dati sentibili utilizzando apparati e tecnologie proprietarie a ulteriore tutela degli interessi nazionali. Soggiungo infine che laddove il Governo dovesse optare per soluzioni commerciali a vantaggio anche di altri dicasteri e istituzioni, qualora il Governo dovesse orientarsi e optare su questo, la difesa attiverà un tavolo tecnico dedicato per approfondire la sussistenza dei requisiti specifici necessari a soddisfare le esigenze peculiari dello strumento militare”.