Roma, 18 dic. (askanews) – Nella centrale del Garigliano, che si trova nel Comune di Sessa Aurunca (Caserta), si è concluso oggi il secondo e ultimo trasporto con il quale sono rientrati dall’impianto della Cyclife Sweden AB, in Svezia, 155 manufatti contenenti circa 30 tonnellate di residui derivanti dal trattamento di 420 tonnellate di materiali metallici debolmente contaminati prodotti dai lavori di dismissione in corso nell’impianto. Lo rende noto un comunicato.
Tali manufatti, sistemati in container certificati e conformi agli standard ISO, sono rientrati su mezzi stradali, sotto il controllo dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione e delle diverse Autorità competenti.
Tra il settembre 2020 e il novembre 2021 Sogin, insieme alla controllata Nucleco, avevano coordinato sette trasporti verso la Svezia ciascuno dei quali aveva permesso di spedire circa 60 tonnellate di questi metalli.
Nel giugno 2022 i metalli sono stati trattati in un’unica campagna di fusione che ha permesso di ridurre il loro volume di oltre il 90% rispetto a quello iniziale. I 155 manufatti sono stati stoccati in sicurezza nei depositi temporanei del sito pronti per essere conferiti al Deposito Nazionale, una volta disponibile.
Questa attività è in linea con l’impegno di Sogin di perseguire una strategia di economia circolare che mira, attraverso l’adozione di tecnologie e processi innovativi, a minimizzare la produzione di rifiuti radioattivi e quindi ad evitare la costruzione di nuove strutture di stoccaggio.