Milano, 17 dic. (askanews) – Approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci, il bilancio 2023-2024 di Cantine di Verona che chiude con un fatturato consolidato pari a 62.581.306 milioni, in diminuzione rispetto ai 66.850.000 dell’anno scorso, ma liquidando agli oltre 500 soci un prezzo medio per quintale superiore a quello dell’anno precedente. Lo ha riferito in una nota lo stesso gruppo cooperativo che dal 2021 riunisce Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici, spiegando che il calo produttivo deriva in parte anche dai minori conferimenti di prodotto dovuti alle avversità atmosferiche dell’annata agraria.
“In un contesto di contrazione dei consumi nel mercato del vino, la rete distributiva di Cantine di Verona è comunque riuscita a salvaguardare i propri livelli di vendita: in particolare i 10 wine shop hanno aumentato i volumi sull’anno precedente, confermando la tendenza ad acquistare quotidianamente dal produttore come segno di fiducia e affidabilità” ha messo in evidenza il gruppo cooperativo che con il presidente Luigi Turco ha precisato che “quelli che ci attendono non saranno sicuramente tempi facili, e il mondo del vino sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti ma noi guardiamo con fiducia al futuro, consapevoli che il nostro percorso è in continua evoluzione. Per questo – ha proseguito Turco – continuiamo a impegnarci a migliorare le buone pratiche aziendali, puntando su innovazione, qualità e responsabilità: la nostra adesione ai principi della certificazione Equalitas, SQNPI e biologica è il proseguimento di un viaggio che ci vedrà sempre più protagonisti nel promuovere un modello di sviluppo giusto e rispettoso dell’ambiente”.
A inizio 2025 Cantine di Verona pubblicherà il suo primo bilancio di sostenibilità, “per mettere nero su bianco un percorso intrapreso da diversi anni che racconta l’attenzione all’ambiente e alle persone” della realtà scaligera. Uno strumento che il gruppo cooperativo intende utilizzare anche per i prossimi anni “in un’ottica di sostenibilità e tutela ambientale utile a comunicare i risultati raggiunti e fissare gli obbiettivi futuri”. “Tra le scelte responsabili che abbiamo intrapreso – ha detto il presidente – c’è stata sicuramente quella di utilizzare, per la produzione del nuovo olio evo, l’impianto interno all’azienda completamente indipendente che ci ha permesso di raggiungere ottimi livelli di qualità per effetto anche di un processo di spremitura a freddo”.
Nei prossimi mesi inoltre è atteso il completamento del nuovo impianto fotovoltaico nello stabilimento di Custoza (Verona), che si aggiunge a quelli già operativi da diversi anni nelle tre strutture, nell’ottica di un ulteriore contenimento dei costi energetici.