Milano, 17 dic. (askanews) – L’assemblea del Consorzio Parmigiano Reggiano ha approvato la proposta di accordo preventivo Filiera Parmigiano Reggiano – Piano regolazione offerta 2026-2031, con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro destinato al fondo crisi di mercato.
Il Consorzio ha attivato un proprio Piano regolazione offerta già dal 2014, quando è stato introdotto dall’Unione Europea per consentire di regolare l’offerta e assicurare condizioni di equilibrio rispetto alla capacità di assorbimento di prodotto da parte della domanda nazionale ed estera. Nello scorso decennio, la produzione ha registrato un +2,2% annuo, passando dalle 3,28 milioni di forme prodotte nel 2013 alle 4,014 milioni del 2024, con un prezzo medio che dal 2022 si è mantenuto stabilmente oltre i 10 euro. In 10 anni le dimensioni aziendali degli allevatori sono passate da 5.200 quintali all’anno a quasi 8.900 quintali l’anno con un incremento di oltre il 70%. Inoltre, è stata salvaguardata la produzione in montagna, che nel 2023 ha superato le 861.000 forme (pari a più del 21% del totale) prodotte da 83 caseifici, con un aumento del +11% rispetto al 2016, anno in cui è stata inaugurata la politica del Consorzio di rilancio e valorizzazione. La percentuale di allevatori di montagna è rimasta invariata nel tempo e rappresenta oltre il 36% del totale, con un’età media che si è mantenuta stabile, favorendone dunque il ricambio generazionale.