Roma, 16 dic. (askanews) – Elevata disponibilità di prodotto (+65% rispetto al 2023) e buoni riscontri di mercato: è partita la prima campagna commerciale del “Marrone dell’Appennino Emiliano – Sapore di Montagna”. Un prodotto che ha visto aggregarsi tre consorzi, il Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Bolognese, il Consorzio Castanicolo dell’Appennino Modenese e il Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Reggiano, oltre all’azienda Mitica Srl, al Gruppo Alegra di Faenza e a Coop Italia che distribuisce in esclusiva il prodotto.
“Il progetto è nato in una terra, quella emiliano-romagnola, che conosce il valore dell’aggregazione e sa che può essere vincente, se di qualità – commenta Renzo Panzacchi, coordinatore dell’Associazione consorzi castanicoltori Appennino emiliano-romagnolo – siamo convinti che l’unione faccia la forza e, con questo spirito, abbiamo sviluppato il marchio collettivo ‘Marrone dell’Appennino Emiliano’. Oggi possiamo contare su circa 200 produttori che operano su una superficie di 800 ettari dislocati nelle tre province di Bologna, Modena e Reggio: i volumi disponibili, nettamente superiori a quelli dell’anno passato, ci permettono di essere ottimisti sulla campagna commerciale appena partita”.
L’analisi dei dati produttivi parla di un raccolto 2024 che è tornato ai livelli medi storici, dopo gli enormi danni causati nel recente passato dal cinipide del castagno, la famosa ‘vespa cinese’, che per diversi anni dal 2009 ha flagellato i nostri areali e compromesso la capacità produttiva dei castagneti. “E il risultato avrebbe potuto essere ancora migliore se le abbondanti piogge cadute verso la fine della raccolta non avessero impedito l’uso delle macchine raccoglitrici, costringendo molti produttori ad interrompere una raccolta già resa complessa dalla scarsa disponibilità di manodopera che affligge tutto il settore agricolo”.