Roma, 15 dic. (askanews) – “L’Associazione nazionale magistrati esprime un giudizio fortemente negativo sulla riforma costituzionale dell’ordinamento giudiziario che non è una riforma della giustizia, che non sarà né più veloce né più giusta, ma una riforma della magistratura che produrrà solo effetti negativi per i cittadini”. Così si legge nella mozione approvata dall’Assemblea generale straordinaria dell’Anm che si è svolta oggi in Cassazione. “Da questa riforma emerge un disegno di indebolimento delle garanzie e dei diritti dei cittadini – si spiega nel documento – La separazione delle carriere non risponde ad alcuna esigenza di miglioramento del servizio giustizia, ma determina l’isolamento del pubblico ministero, mortificandone la funzione di garanzia e abbandonandolo ad una logica securitaria, nonché ponendo le premesse per il concreto rischio del suo assoggettamento al potere esecutivo”. E quindi “in definitiva, è una riforma che, stravolgendo l’attuale assetto costituzionale e l’equilibrio tra i poteri dello Stato, sottrae spazi di indipendenza alla magistratura, riducendo le garanzie e i diritti di libertà per i cittadini”.