Osservatorio Fater: i dati sulle sfide e le difficoltà di fare figli nel Paese – askanews.it

Osservatorio Fater: i dati sulle sfide e le difficoltà di fare figli nel Paese

Milano in controtendenza rispetto alla media nazionale
Dic 13, 2024
Roma, 13 dic. – Solitudine emotiva, senso di inadeguatezza, genitorialità performativa ed elevati livelli di stress sono elementi che accomunano i genitori del nostro Paese, ma che assumono sfumature diverse a Milano.

A fotografare le sfide e le difficoltà di chi in Italia fa figli è stato il primo Osservatorio di Fater, in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra. Fater è l’azienda che produce e commercializza in Italia i prodotti Pampers, joint venture paritetica tra Angelini Industries e Procter & Gamble.
Il progetto di ricerca è partito dall’ascolto di esperti con diverse competenze (psicologi dell’età evolutiva, educatori, pedagogisti, pediatri, ginecologi, operatori in ambito sociale) ed ha poi raccolto le opinioni di un campione su tutto il territorio italiano di oltre 3.000 genitori in attesa, con figli in età compresa dagli 0 ai 6 anni e potenziali genitori.

I genitori a Milano mostrano preoccupazioni simili a quelle della media italiana riguardo a inadeguatezza, ma il senso di pressione rispetto alle sfide della genitorialità sembra inferiore. Il 40% dei milanesi infatti è preoccupato dall’idea di non riuscire a essere un genitore perfetto, contro una media italiana del 45%.
La sensazione di solitudine è comune e rappresenta una sfida condivisa tra i genitori, è il 69% dei genitori a dichiarare appunto di sentirsi solo da quando è diventata genitore.

In generale, a Milano il vissuto della genitorialità sembra essere più consapevole e caratterizzato da una maggiore organizzazione, fattori legati principalmente al contesto economico e lavorativo in cui i genitori milanesi si trovano a vivere.

Il 42% dei genitori milanesi dichiara un’alta soddisfazione verso la propria situazione lavorativa (vs 34% della media Italia), che impatta positivamente sul bilancio lavoro-famiglia che risulta più positivo rispetto al resto d’Italia. Inoltre per il 22% dei genitori Milanesi la soddisfazione verso il lavoro sembra essere addirittura migliorata per effetto del cambio di prospettiva in cui il lavoro non costituisce più la priorità.

Nell’organizzazione lavoro-famiglia, il sostegno del network familiare è meno presente rispetto al resto d’Italia (24% a Milano vs 33% media italiana): qui manca più spesso il supporto dei nonni e si ricorre con maggior frequenza alla baby sitter (30% milanesi vs 24% media italiani).

Le sfide economiche e di tempo che riguardano tutti i genitori sono avvertite dai genitori Milanesi in maniera più accentuata rispetto al resto d’Italia: il 61% ritiene che avere figli limiti il tempo e la flessibilità nella vita personale, rispetto al 56% della media italiana, ed il 49% riconosce il carico economico dell’avere figli verso il 43% della media italiana. Nonostante questo, a Milano una maggiore percentuale di genitori non avverte la pressione di dover gestire più tempo ed energia di quanto possa dare.

Ciò suggerisce che molti si sentono più in controllo della propria vita e delle proprie scelte rispetto alla media italiana, tant’è che a livello personale, 3 genitori su 5 dichiarano di sentirsi soddisfatti della propria vita personale, un dato superiore alla media italiana ( 2 su 5).

In questa fotografia emerge come nel vivere la genitorialità le aziende siano sempre più preponderanti. Le politiche di welfare aziendali, infatti, sono considerate un vero e proprio ago della bilancia per molti genitori del capoluogo meneghino: il 34% di loro riconosce alla società la responsabilità di creare una rete di supporto, un percentuale pari (32%) lo richiede, invece, alle imprese, a riprova del ruolo chiave delle aziende, che possono rappresentare una svolta sociale, una sorta di nuovo sistema di welfare.

La risposta di Fater. “In Fater, la nostra strategia numero uno si chiama “People First” e significa mettere le persone al centro del nostro fare impresa. Per realizzare questa ambizione, cerchiamo di partire sempre dall’ascolto, dei nostri colleghi, dei nostri clienti e dei milioni di famiglie che raggiungiamo ogni giorno con i nostri brands” ha dichiarato Antonio Fazzari, General Manager di Fater. “Per questo motivo abbiamo dato vita ad un progetto di ricerca, con lo scopo di conoscere ancora più da vicino le sfide quotidiane che milioni di genitori affrontano nel nostro Paese ed essere concretamente accanto a loro”.

“Un antico proverbio africano dice “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” prosegue Antonio Fazzari. Ecco, da questa ricerca abbiamo imparato che questo concetto si conferma più che mai valido nel nostro Paese. Pampers accompagna da sempre le famiglie italiane e oggi vogliamo contribuire a creare una rete che le sostenga in modo più efficace nella meravigliosa avventura di crescere un bambino. Stiamo immaginando di creare un villaggio, un Pampers Village appunto, per connettere i genitori e i loro bimbi con esperti, associazioni del terzo settore e comunità locale. Un progetto ambizioso che già oggi vive all’interno dell’App Coccole Pampers grazie alla collaborazione con l’Associazione Heart4Children, e che offre un servizio di supporto psicologico gratuito online, al quale le mamme e i papà possono rivolgersi per avere consigli e/o confrontarsi sulle difficoltà che normalmente caratterizzano la genitorialià. Inoltre, sono disponibili tanti contenuti informativi realizzati dagli esperti di H4C sui temi di maggior interesse per le famiglie. Per il futuro stiamo lavorando per rendere il Pampers Village anche uno spazio fisico che possa favorire l’incontro fra le famiglie e la costruzione di una rete concreta di relazioni. Un piccolo passo che ci auguriamo contribuisca a mettere in moto un circolo virtuoso in cui ognuno possa fare la propria parte per supportare una delle esperienze più bella che la vita offre. Perché come diciamo noi di Pampers, con amore si cambia!”.