Roma, 13 dic. (askanews) – La Russia ha lanciato questa mattina 93 missili balistici e da crociera contro l’Ucraina nel suo ultimo massiccio attacco. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Sono stati lanciati 93 missili, di cui almeno uno dalla Corea del Nord. Ne sono stati abbattuti 81, di cui undici dagli F-16″, che l’Ucraina ha iniziato a ricevere dagli alleati occidentali”, ha detto, parlando di “uno dei più grandi attacchi contro la nostra infrastruttura energetica”. Questa è la sintesi del “piano di pace di Vladimir Putin, ovvero distruggere tutto”, ha aggiunto Zelensky. “E’ così che vuole condurre i negoziati: terrorizzando milioni di persone”, ha insistito il leader ucraino, chiedendo “una reazione forte da parte del mondo”. “Un attacco massiccio deve essere seguito da una reazione massiccia. Questo è l’unico modo per porre fine al terrorismo”, ha proseguito. Zelensky ha chiesto in particolare un rafforzamento delle sanzioni, “per avere un impatto reale sulla produzione di missili russi”.
Intanto gli Stati uniti forniranno all’Ucraina un ulteriore pacchetto di aiuti militari del valore di 500 milioni di dollari. Lo ha dichiarato oggi il segretario di Stato Antony Blinken.
“Come parte dell’aumento dell’assistenza per la sicurezza annunciato dal presidente Biden il 26 settembre, gli Stati uniti stanno fornendo un altro significativo pacchetto di armi e attrezzature urgentemente necessarie ai nostri partner ucraini”, ha affermato Blinken. “Questa ulteriore assistenza, fornita attraverso prelievi precedenti dalle scorte del Dipartimento della Difesa, ha un valore di 500 milioni di dollari” ha continuato il capo della diplomazia Usa Blinken.
Il pacchetto includerà munizioni per l’artiglieria, munizioni per sistemi di contrasto ai droni (Counter-Unmanned Aerial Systems, c-UAS), munizioni per i sistemi di razzi a lancio multiplo ad alta mobilità (HIMARS), nonché attrezzature di protezione contro minacce chimiche, biologiche e nucleari.