Milano, 3 dic. (askanews) – “Fra pochi mesi, il mio secondo e ultimo mandato alla guida del Consorzio volgerà al termine. Questo percorso è stato per me un’esperienza di grande crescita personale e professionale, che mi ha permesso di comprendere la complessità di una macchina che non è semplicemente un’azienda ma una realtà che richiede sforzi collettivi per raggiungere i suoi obiettivi. È con questo spirito che invito ciascuno di voi a continuare il lavoro di squadra, uniti nella tutela e valorizzazione del Franciacorta, del Curtefranca e del Sebino”. Lo ha detto il presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini, il Ceo di Barone Pizzini classe 1967, che a maggio dovrà lasciare, dopo sei anni, la guida dell’ente consortile bresciano, di cui è stato anche vicepresidente dal 2009.
Prendendo la parola all’assemblea ordinaria dei soci del Consorzio Franciacorta che riunisce 123 Cantine e si è tenuta oggi a Erbusco (Brescia), Brescianini ha presentato la previsione di chiusura del bilancio 2024, con “risultati positivi che confermano il buon andamento e la solidità dell’organizzazione”, rimarcando che “il 2025 si preannuncia come un anno di grandi opportunità, e con il supporto di tutti, il Consorzio è pronto ad affrontare nuove sfide e a continuare il suo percorso di crescita”. Quindi ha spiegato che “guardando al futuro, la mia principale preoccupazione riguarda la crisi che sta attraversando il settore del vino, segnato da nuovi orientamenti nei consumi e da politiche sempre più restrittive, che riguardano trasversalmente il mondo delle bevande alcoliche”. “Nonostante le difficoltà, il nostro comparto ha mostrato una certa resilienza, anche grazie alle attività di programmazione che ora godono di un importante supporto da parte di strumenti comunitari e nazionali, ai quali il nostro Consorzio ha avuto per la prima volta accesso” ha proseguito il presidente uscente, sottolineando che “questi strumenti ci consentiranno, nei prossimi tre anni, di incrementare gli investimenti su alcuni mercati strategici, come il Giappone, Hong Kong e Singapore riducendo gli investimenti diretti e destinando le risorse così liberate al rafforzamento di altre iniziative e mercati. Questo regolamento europeo – ha concluso – sarà in collaborazione con il ‘Groupement Qualité Huitres Marennes Oleron’, un organismo di difesa e gestione che contribuisce alla preservazione e alla valorizzazione delle ostriche”.
Nei primi nove mesi di quest’anno le bottiglie vendute sono state 10,6 mln, il -5,9% rispetto al medesimo periodo del 2023, ma il Consorzio evidenzia che questa parte dell’anno presenta tassi di crescita molto positivi se confrontati con il periodo pre-pandemico: rispetto al 2019, segna infatti un +10,1% in volumi, +25,4% in fatturati e +13,4% nei prezzi medi. Da gennaio a settembre 2024, inoltre, il trend nei fatturati presenta performance migliori rispetto ai volumi, con un conseguente incremento nei prezzi medi sullo stesso periodo dell’anno scorso. Più nel dettaglio, il mercato interno rappresenta alla chiusura del terzo trimestre l’84,6% del venduto in termini di volumi, in flessione del 6,1% rispetto al periodo gennaio-settembre 2023 (+9,1% sul 2019). L’export costituisce il restante 15,4%, con un tasso di variazione pari al -4,5% rispetto al periodo gennaio-settembre 2023 (+15,9% sul 2019).
Analizzando le esportazioni, a livello di singole nazioni la Svizzera conferma il proprio primato, rappresentando il 20,6% dell’export totale. Seguono gli Stati Uniti, che rappresentano in questi primi nove mesi il 12,9% del totale export, il Giappone (12,6% del totale), la Germania (10,7%) e il Belgio (4,6%).
Facendo il bilancio delle tantissime attività svolte e dei tanti traguardi raggiunti, Brescianini ha, tra l’altro, augurato “buon lavoro al neo presidente della Strada del Franciacorta, Giorgio Vezzoli, impegnato nel rilancio di una realtà di grande valore per il nostro territorio”. Ora per il Consorzio Franciacorta sono finalmente in arrivo nel Disciplinare 134 unità geografiche (Uga) il cui iter era iniziato nel 2016.