Vercelli, 27 nov. (askanews) – Un laboratorio di ricerca in cui, tra le altre cose, vengono testati strumenti innovativi per la riduzione e l’automazione degli imballaggi, oltre che nuove soluzioni di robotica. L’Operations Innovation Lab di Vercelli è il primo hub di Amazon in Europa; qui il colosso dell’e-commerce lavora per ridurre l’impronta ecologica nell’ambito degli imballaggi e l’Italia rappresenta in questo senso un centro di eccellenza e di sperimentazione. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha visitato il laboratorio, anche per ribadire l’importanza della collaborazione tra settore pubblico e privato per l’innovazione nell’ambito della sostenibilità. “Aziende come Amazon che sono altamente innovative, che sono modernissime, che abbiamo visto fanno ricerca interna per l’innovazione continuamente – ha detto il ministro – credo che siano il futuro. E sono il futuro nel mantenere questo mercato, quindi nel creare occupazione, creare benessere”.
L’Innovation Lab di Vercelli è dotato di robotica avanzata e sfrutta l’intelligenza artificiale, dispone di attrezzature dedicate come un robot etichettatore che automatizza l’applicazione di etichette per i pacchi che possono essere spediti senza che Amazon aggiunga l’imballaggio per la consegna, nonché una macchina automatizzata che crea buste di carta su misura scansionando gli articoli e calcolando la giusta quantità di carta necessaria. E l’Italia è un Paese strategico per la ricerca e l’innovazione.
“Sono solo tre i laboratori di robotica globale di Amazon – ci ha spiegato Stefano La Rovere, direttore globale Robotica di Amazon – uno a Seattle, uno a Boston e questo di Vercelli, quindi l’unico lab al di fuori degli Stati Uniti, basato in Italia, ma è un lab globale: qui ci sono ricercatori, ingegneri, scienziati che vengono da tutto il mondo e sviluppano tecnologie innovative non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo Amazon, globalmente. Il collegamento con il territorio è fondamentale per noi grazie a questo lab ci sono tante aziende che ruotano intorno per la costruzione di macchine per la manutenzione. Abbiamo anche creato numerose collaborazioni con molte aziende italiane che magari prima non operavano nel settore dell’e-commerce e oggi grazie a noi si apre a loro una nuova vetrina per produrre tecnologie nell’ambito della logistica, non solo per l’Italia, ma per esportarle poi in tutto il mondo”.
Al Lab erano presenti anche alcuni dei principali attori del settore e partner di Amazon, tra questi la Federazione Carta e Grafica, il consorzio italiano del commercio digitale Netcomm, e Novamont, l’azienda italiana di Versalis (Eni) che produce bioprodotti biodegradabili e compostabili interamente o parzialmente di origine rinnovabile. Sono, inoltre, intervenuti anche i rappresentanti di Grifal e dello European Institute of Innovation for Sustainability (EIIS). Nell’ottica del ragionamento sulla sostenibilità e il riciclo era presente anche il consorzio COMIECO, che ha focalizzato l’attenzione sulle norme europee e sugli imballaggi. “Noi con il regolamento europeo a questo punto ci troviamo perfettamente in linea – ha spiegato Amelio Cecchini, presidente del consorzio – ma questo non ci ferma e non ci blocca sul proseguimento di quelli che sono i nostri obiettivi, cioè da avviare praticamente tutti gli imballaggi a essere riciclabili. Ora siamo a nove su dieci, punteremo a fare dieci su dieci”.
Nel laboratorio di Vercelli abbiamo visto all’opera molti robot, questo, spiegano da Amazon, ha permesso ai lavoratori di specializzarsi in altri compiti e di apprendere nuove competenze tecnologiche e professionali, e ha portato ad assumere altro personale per gestire il grande processo di automazione.