Roma, 27 nov. (askanews) – Accordi da sviluppare fra il Piemonte e il Cantone svizzero di Friburgo per la promozione incrociata dei rispettivi prodotti, per la condivisione di buone pratiche e ricerca in agricoltura e lo sviluppo di progetti comuni transfrontalieri. È l’agenda di lavoro emersa dagli incontri avuti nei giorni scorsi dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni agli Italy-Switzerland Agrifood Tech Days all’Haute école d’ingénierie et d’architecture di Friburgo (Svizzera).
Gli Agrifood Tech Days sono un importante workshop bilaterale dedicato allo sviluppo tecnologico e alla ricerca applicata all’agricoltura fra i due Paesi confinanti, e hanno visto la partecipazione fra gli altri dei rappresentanti dell’Ice – Istituto per il Commercio Estero, del Politecnico di Torino e dell’Università della Svizzera Occidentale, la cui rettrice è la cuneese Luciana Vaccaro.
Annuncia l’assessore Bongioanni: “dagli incontri è nata tutta una serie di opportunità di scambio estremamente interessanti per le due regioni transfrontaliere. Con il ministro degli Affari Economici del Canton Friburgo, Olivier Curty, abbiamo avviato il discorso di una possibile collaborazione per la promozione incrociata dei nostri patrimoni agroalimentari. Il mercato elvetico è molto interessato al cibo di qualità del Piemonte, con i suoi vini pregiati, formaggi, nocciole e tartufi: il Cantone di Friburgo potrebbe rappresentare un partner ideale per scambi culturali e commerciali”
“Un punto di partenza – prosegue l’assessore – potrebbe essere l’organizzazione di eventi congiunti, come fiere e festival gastronomici che mettano in luce i prodotti tipici di entrambe le regioni. Puntiamo a presentare le eccellenze del cibo piemontese in Svizzera già nella primavera 2025”.
Un altro fronte su cui sviluppare progetti congiunti è quello della ricerca e innovazione in agricoltura, su cui il Piemonte sta puntando con sempre maggiore decisione. “La collaborazione – prosegue Bongioanni – potrebbe estendersi alla creazione di progetti di agricoltura sostenibile e biologica, promuovendo pratiche agricole che rispettano l’ambiente e che potrebbero beneficiare di scambi di conoscenze tra agricoltori piemontesi e friburghesi”. Fra i possibili temi l’adozione di tecnologie innovative per migliorare l’efficienza delle coltivazioni e ridurre l’impatto ambientale, la gestione delle risorse idriche e la tutela della biodiversità.
L’accordo bilaterale potrebbe essere infine lo strumento pilota su cui sperimentare a livello internazionale le opportunità della Filiera Corta che sta prendendo forma in Piemonte. Spiega Bongioanni: “si potrebbero sviluppare reti di distribuzione condivise, sfruttando le sinergie tra i mercati locali e le piattaforme online per la vendita di prodotti tipici in tutta Europa”.