Roma, 26 nov. (askanews) – Un nemico della nostra salute molto pericoloso, ma ancora sottovalutato. La lotta al cancro del colon-retto (CRC) è una delle maggiori sfide sanitarie a livello sia globale che italiano. Presidi diagnostici sempre più avanzati e cure via via più efficaci hanno benefici limitati se non crescono al tempo stesso i livelli di prevenzione e la diffusione degli screening precoci. Questi ultimi, però, hanno bisogno di informazione e sensibilizzazione culturale ben oltre le condizioni fisiche individuali, gli steccati sociali, di reddito e le disparità territoriali nell’organizzazione sanitaria.
Oggi il CRC rappresenta circa il 10% dei tumori diagnosticati a livello mondiale ed entro il 2040 il numero di casi potrebbe raggiungere i 3,2 milioni sull’intero pianeta. In Italia, secondo il ministero della Salute, i morti nel 2022 sono stati 24.200, di cui 13mila uomini e 11.200 donne. Ma nel 2023 sono state stimate circa 50.500 nuove diagnosi (26.800 uomini e 23.700 donne). Familiarità e stili di vita sbagliati sono le cause della possibile insorgenza di questa patologia, ecco perché è fondamentale intercettare precocemente i fattori di rischio. Il percorso diagnostico, in tal senso, passa da un banale ma importantissimo esame del sangue occulto nelle feci, mentre la tecnologia ha fatto passi da gigante nel supportare altre tipologie di test. I sistemi basati sull’Intelligenza artificiale e le colonscopie ad alta definizione, tuttavia, risultano un’arma davvero efficace solo se abbinate alla consapevolezza delle persone, in grado di evitare le diagnosi tardive e garantire un migliore accesso ai trattamenti per tutti.
Dalla Calabria, che oggi si colloca nelle ultime posizioni della classifica regionale per l’adesione agli screening sul CRC, parte un messaggio simbolico cruciale circa il valore della diagnosi precoce per contrastare efficacemente il cancro al colon-retto. L’evento “Prevenzione del cancro del colon-retto in Calabria: uniti per la salute di tutti”, che si terrà al Teatro Comunale di Catanzaro, il prossimo 4 dicembre, alle ore 17.00, promosso da MG Production con il patrocinio della Regione Calabria, punta a unire istituzioni, professionisti sanitari e cittadini nella sfida contro la malattia.
Si confronteranno tra gli altri il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, il Direttore Endoscopia dell’Ospedale Isola Tiberina – Roma, Guido Costamagna, e il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Sarà anche proiettato in anteprima un documentario in cui i gastroenterologi calabresi racconteranno reparti e servizi presenti sul territorio e sensibilizzeranno sull’importanza della prevenzione.