Milano, 21 nov. (askanews) – “Heva-Heroes of Europe Volcanic Agriculture” volge al termine: a tre anni dalla ripresa post Covid, si chiude ufficialmente la campagna promozionale volta a valorizzare le Dop Soave, Lessini Durello, Santorini e Monte Veronese. Finanziato dall’Unione Europea nell’ambito della misura 1144, questo progetto internazionale ha visto la collaborazione dei Consorzi vinicoli italiani del Soave, del Lessini Durello, della greca Union of Santorini Cooperatives-Santo Wines e del Consorzio veneto del formaggio Monte Veronese, con l’obiettivo “di accrescere la consapevolezza dei consumatori europei sul valore di viticoltura e produzione casearia di origine vulcanica”.
Il programma, che si è fondato sulla collaborazione tra Italia e Grecia, ha avuto come obiettivo non solo la promozione delle Dop “bensì anche la diffusione di una maggiore conoscenza in merito alla qualità e alle straordinarie caratteristiche di questi prodotti che fondano la loro differenza sull’origine vulcanica dei suoli”. Le attività promozionali previste dalla campagna sono state numerose: partecipazione a fiere, organizzazione di seminari e “study trip” rivolti a professionisti e operatori di settore e, non da ultimo, il lancio di una campagna stampa e digitale strutturata a tema “Volcanic Agriculture of Europe” che ha dato vita a collaborazioni con importanti testate di settore in Italia, Germania e Grecia.
Il progetto si chiude con un bilancio più che positivo, con più di 1.500 operatori di settore coinvolti nei seminari tenutisi tra Germania, Svezia, Olanda e Spagna, la partecipazione alle fiere enogastronomiche europee e più di 100 tra giornalisti e sommelier che hanno avuto modo di approfondire la conoscenza di queste Pdo tramite viaggi studio sul territorio.
“I feedback sono stati estremamente positivi – ha evidenziato Fred Nijhuis, relatore dei seminari olandesi durante il triennio – con i partecipanti che hanno approfondito la conoscenza di ogni Denominazione: vini e formaggi hanno davvero colpito per la loro eccezionale varietà e altissima qualità”.
“Il terreno vulcanico, la fertilità dei pascoli e la dedizione dell’uomo alla coltivazione sono il cuore della nostra tradizione enogastronomica, un patrimonio da proteggere e promuovere” ha raccontato Giovanni Roncolato, presidente del Consorzio Tutela Formaggio Monte Veronese, spiegando che “eventi come Cibus, TuttoFood e il Salone del Gusto di Torino, assieme ai seminari esteri, hanno offerto un’opportunità unica per far conoscere il nostro formaggio in abbinamento ai vini bianchi vulcanici”. “I prodotti di origine vulcanica condividono ricchezza, complessità e longevità, caratteristiche che Heva ha saputo mettere in risalto in Europa” ha aggiunto Diletta Tonello, presidente del Consorzio Lessini Durello, mentre il presidente del Consorzio del Soave, Cristian Ridolfi, ha sottolineato che “grazie a Heva, abbiamo anche potuto accrescere la consapevolezza dei consumatori in merito all’importanza del tempo, delle persone e del suolo come elementi chiave nella produzione agricola vulcanica, un patrimonio unico di tecniche agronomiche e competenze tramandate storicamente”. Soddisfatto anche il presidente di Santo Wines, Markos Kafouros, che ha detto che “mostrare il nostro patrimonio vulcanico e il suo impatto sui nostri prodotti al pubblico europeo è stato un onore: grazie ad HEVA abbiamo avuto l’occasione di lavorare a stretto contatto con stimati consorzi italiani, ognuno dei quali ha messo in luce il proprio terroir unico, formando professionisti e informando i consumatori sulle peculiarità degli ecosistemi vulcanici europei”.