Napoli, 18 nov. (askanews) – Una violenta esplosione si è verificata in contrada Patacca a Ercolano (Napoli), all’interno di una fabbrica di fuochi d’artificio. Sono tre i morti accertati nella deflagrazione che ha distrutto lo stabile dove vi erano gli artifizi pirotecnici. tutti ancora da
identificare. I carabinieri della locale Tenenza, con l’ausilio dei vigili del fuoco, stanno lavorando per escludere che vi siano altre persone coinvolte nell’incidente. L’intera area è stata messa in sicurezza. Il forte boato è stato avvertito dai residenti di una vasta zona del popoloso comune ai piedi del Vesuvio. Sul posto i vigili del fuoco. Dai primi accertamenti dei carabinieri di Ercolano è emerso che il luogo dove c’è stata l’esplosione fosse un unico appartamento rialzato. Dalle indagini
pare che la casa fosse stata adibita a deposito e fabbrica abusiva di fuochi d’artificio. Non è ancora chiaro chi sia l’utilizzatore dell’immobile. Confermate tre vittime, ma sono ancora da identificare. Al momento non risultano dispersi. Le vittime “non sono identificabili”. Per questo motivo,
spiegano i carabinieri, non si possono fornire “né nomi né conferme” circa la loro identità.
identificare. I carabinieri della locale Tenenza, con l’ausilio dei vigili del fuoco, stanno lavorando per escludere che vi siano altre persone coinvolte nell’incidente. L’intera area è stata messa in sicurezza. Il forte boato è stato avvertito dai residenti di una vasta zona del popoloso comune ai piedi del Vesuvio. Sul posto i vigili del fuoco. Dai primi accertamenti dei carabinieri di Ercolano è emerso che il luogo dove c’è stata l’esplosione fosse un unico appartamento rialzato. Dalle indagini
pare che la casa fosse stata adibita a deposito e fabbrica abusiva di fuochi d’artificio. Non è ancora chiaro chi sia l’utilizzatore dell’immobile. Confermate tre vittime, ma sono ancora da identificare. Al momento non risultano dispersi. Le vittime “non sono identificabili”. Per questo motivo,
spiegano i carabinieri, non si possono fornire “né nomi né conferme” circa la loro identità.