Roma, 18 nov. (askanews) – In Europa il settore bancario è ben capitalizzato. “Le forti posizioni patrimoniali consentono alle banche di fornire finanziamenti all’economia reale. E sebbene la crescita dei prestiti abbia mostrato un rallentamento dalla metà del 2022, il volume di prestiti disponibili a imprese e famiglie complessivamente non è diminuito”. Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, la tedesca Claudia Buch nella sua audizione trimestrale al Parlamento europeo.
“Le banche hanno inasprito gli standard di erogazione del credito – ha proseguito – a riflesso della loro percezione degli accresciuti rischi e della minore tolleranza al rischio stesso. Le dinamiche dei prestiti hanno anche risentito dell’impatto negativo degli rialzi dei tassi di interesse, della debolezza degli investimenti e del peggioramento del clima di fiducia dei consumatori”.
In generale guardando alle prospettive generali, Buch ha parlato di un contesto caratterizzato da “crescita economica moderata e soggetto a considerevoli incertezze”.