Service Lines: recupero crediti, cosa c’è da sapere – askanews.it

Service Lines: recupero crediti, cosa c’è da sapere

Ne parla il presidente Vincenzo Pegurri
Nov 18, 2024
Roma, 18 nov. -Secondo l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), nel 2024 il tasso di deterioramento del credito delle imprese sarà in crescita al 3,5% con inevitabili conseguenze sui bilanci delle aziende, in particolare quelli delle piccole e medie imprese. Ma quali sono le principali tipologie di credito oggetto di insolvenze? “Abbiamo diverse tipologie di crediti, i BtoB che sono crediti tra aziende, i B to C che sono crediti che le aziende hanno nei confronti dei cittadini, quindi i consumer. I crediti verso la pubblica amministrazione, crediti che la pubblica amministrazione, quindi Comuni, Regione eccetera hanno verso i cittadini, o anche aziende”, spiega Vincenzo Pegurri, presidente di Service Lines.

“Dalla mia esperienza di oltre 40 anni posso serenamente suggerire alle aziende di non gestire i crediti all’intero ma di affidarsi a delle società specializzate che abbiano ovviamente un know how giusto che ovviamente ottengono molti più risultati e lasciano molto tempo libero al loro core business”.

Come riconoscere una buona società di recupero e gestione del credito?

“La prima cosa che suggerisco è affidarsi a delle aziende che abbiano una lunga esperienza nel settore, perché questa esperienza ti permette di trovare l’equilibrio giusto col debitore” – continua Pegurri – “un aspetto che non è secondario è quello di riuscire a individuare che una azienda ce fa recupero crediti sia organizzata tecnologicamente. I documenti devono essere trattati in maniera digitale, devono avere una piattaforma che gli permette di gestire le attività e anche se mette a disposizione della committente delle applicazioni che permettano a chi è affidato il credito di valutare lo stato di avanzamento della lavorazione”.

“Noi di Service Lines vantiamo tra le migliori performance nel recupero crediti grazie alla formazione all’attenzione che dedichiamo ma soprattutto a una scelta fatta negli anni di dotarci di una tecnologia che riteniamo fondamentale. Il terzo suggerimento che darei è quello di valutare la struttura di una società di recupero crediti. Un conto è l’organizzazione di due o tre persone che hanno ovviamente dei limiti, un conto è una organizzazione strutturata. Noi ad esempio abbiamo circa cento operatori tra fonia, home collection e strutture di sede. È ovvio che una società strutturata riesce a coprire agevolmente tutto il territorio nazionale”.