Energia, iWeek: dalla formazione all’industria, la ripartenza del nucleare in Italia
La sfida della transizione energetica impone di formare le nuove leve del nucleare italiano
Nov 15, 2024
Roma, 15 nov. – Martedì 26 novembre 2024 a partire dalle 9:00 a Palazzo Altieri nella sede di Banca Finnat Euramerica di Roma in piazza del Gesù, 49 si terrà la VI edizione di iWeek dal titolo “Dalla formazione all’industria, la ripartenza del nucleare in Italia”.
In un contesto in cui l’Italia punta a diventare un hub dell’energia nucleare e il governo lavora a una newco a sostegno pubblico per il rilancio del settore, come emerso anche di recente all’insediamento del Gruppo mondiale per l’energia da fusione a Roma, iWeek, la joint venture tra V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies, accende un riflettore sul tema della formazione in quest’ambito e del necessario collegamento tra scuola, università, ricerca e imprese. Nel corso della mattinata, il mondo dell’istruzione, le aziende e le istituzioni saranno chiamate a confrontarsi su diversi temi, partendo da un focus proprio sulla sensibilizzazione delle giovani generazioni riguardo una scelta consapevole sul nucleare e sulle possibili opportunità professionali di un percorso educativo dedicato.
Se da un lato la generazione Z e i Millennial hanno superato la paura del nucleare, come evidenziato anche nel sondaggio SWG presentato il 15 aprile nella scorsa edizione di iWeek a Pavia dove è emerso che il 58% degli italiani under 35 voterebbe a favore della costruzione di centrali nucleari di nuova generazione se oggi fosse indetto un referendum consultivo, dall’altro il ritorno all’atomo, come dal rapporto Edison – Ansaldo Nucleare “Il nuovo nucleare in Italia per i cittadini e le imprese” presentato allo scorso Forum Ambrosetti di Cernobbio, avrebbe un impatto economico positivo sul sistema Paese di 50 miliardi, generando 120mila posti di lavoro e riattivando una filiera che fa ancora scuola in Europa e nel mondo. In questo binomio risiede la possibilità di una crescita che veda i giovani di oggi come i protagonisti della sovranità energetica nazionale di domani.
La giornata dei lavori, dopo i saluti di apertura del CEO di iWeek e V&A – Vento & Associati Andrea Vento, del CEO di Banca Finnat Euramerica Arturo Nattino e di Francesco Marcolini, Presidente Lazio Innova, vedrà la presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, cui seguirà la relazione introduttiva del CEO di newcleo Stefano Buono “Energia newcleabile, giovani e innovazione”, dedicata a illustrare come l’energia nucleare sia da considerare una fonte rinnovabile al pari di solare, eolico e geotermico. Il “nuovo nucleo” è rappresentato non più da centrali di grandi dimensioni, ma da piccoli reattori veloci e sicuri, capaci di utilizzare gli scarti come combustibile e raffreddati a piombo liquido. Questa tecnologia è in grado di rispondere efficacemente ai fabbisogni energetici dell’industria energivora e di molti altri settori, quali il trasporto marittimo, la desalinizzazione e la produzione di idrogeno.
Successivamente si terrà la prima delle quattro tavole rotonde, “I giovani e l’atomo: potenziare il talento per un futuro sostenibile”, incentrata sulla necessità di costruire a partire dai banchi di scuola una cultura energetica laica, scientificamente rigorosa e aperta al progresso. Il confronto verterà sulle opportunità formative offerte dal digitale, dalla possibilità di fornire agli alunni la disponibilità di reattori virtuali con cui sperimentare ciò che avviene all’interno di un impianto nucleare di produzione di energia agli strumenti mirati a coltivare negli allievi il pensiero critico sui temi dell’ambiente e dell’energia attraverso il role playing come nel caso di “Power Your Future” promosso da WeSchool e da newcleo in diverse classi di Francia, Italia e Regno Unito, e affronterà le necessità in termini di futuro capitale umano delle industrie italiane dell’energia per il ritorno al nucleare.
Moderati da Fausta Chiesa, giornalista del Corriere della Sera, ne discuteranno il fondatore e CEO di WeSchool Marco De Rossi, l’Ammiraglio e Presidente di Sogin Carlo Massagli, il responsabile dell’innovazione nucleare del gruppo Enel Luca Mastrantonio, il professor Marco Enrico Ricotti del dipartimento di ingegneria nucleare del Politecnico di Milano. Chiude l’EMEA General Manager di Alpha Ring Giovanni Landi.
“La sfida della transizione energetica – dichiara il CEO di iWeek e V&A Andrea Vento – esige scelte coraggiose nel presente per ottenere grandi benefici in futuro. I protagonisti del possibile ritorno all’energia atomica in Italia saranno i giovani di oggi che già mostrano al riguardo una cultura e una “consapevolezza” superiori alla media europea. È su di loro che bisogna investire per garantire al Paese solide basi per un futuro nucleare”.
“È il momento giusto per mettere il nucleare al centro delle strategie di decarbonizzazione, in particolare delle industrie energivore. Le nuove tecnologie di raffreddamento al piombo e l’uso di scarti come combustibile rendono il nucleare una tecnologia sostenibile e circolare, complementare alle rinnovabili. La strada per un futuro decarbonizzato è dunque rinnovabile, ma anche “newcleabile”. I giovani lo sanno bene e sono pronti a mettersi in gioco per cambiare il futuro. Noi dobbiamo solo permettere loro di farlo”, osserva il CEO di newcleo Stefano Buono.
“Sogin, in quanto Società di Stato incaricata della gestione degli impianti nucleari italiani, ha mantenuto e sviluppato nei suoi venticinque anni di vita le competenze professionali in campo nucleare che l’Italia aveva maturato durante l’esercizio delle centrali e degli impianti del ciclo del combustibile”, ha dichiarato Carlo Massagli, Presidente di Sogin. “La diffusione di un know-how qualificato in campo nucleare, anche attraverso la Radwaste Management School, il centro di formazione di Sogin, – ha aggiunto Massagli – è parte integrante della strategia della Società per promuovere l’innovazione gestionale e tecnologica, sostenere un processo di condivisione e trasmissione delle competenze e per rispondere alla crescente domanda di conoscenza nel settore nucleare”.
“Lo sviluppo della tecnologia nucleare, quando è di successo, richiede sempre un impegno sistemico a tutto tondo. Questo sforzo non può prescindere da un sistematico, organico e progressivo sviluppo delle risorse umane in tutte le discipline del settore. La forte specializzazione richiesta deve prevedere una visione a lungo termine dove tutte le possibili occasioni di learning possano essere colte: la ricerca, l’esperienza in settori limitrofi, la riconversione attraverso master e corsi post-laurea, la possibilità di lungi soggiorni in paesi dove è presente la tecnologia nucleare”, osserva il responsabile dell’innovazione nucleare del gruppo Enel Luca Mastrantonio.
“Il progresso degli strumenti pedagogici per una migliore comprensione della fusione e dei suoi effetti sulla sostenibilità a lungo termine ormai esistono, si tratta di farli arrivare nelle classi e nelle Università così da creare consapevolezza a livello sociale ed entusiasmo di ricerca da parte degli scienziati di domani. È la missione di Alpha Ring e che adesso promuoviamo anche in Europa”, dichiara l’EMEA General Manager di Alpha Ring Giovanni Landi.
Nel corso della mattinata verranno inoltre illustrati dal Responsabile Ricerca di SWG Riccardo Grassi i risultati del sondaggio “Energia nucleare: sfide formative e opportunità al servizio di cittadini e industria”.
L’agenda completa è disponibile in allegato; è possibile registrarsi sul sito dedicato www.i-week.it.
La VI edizione di iWeek “Dalla formazione all’industria, la ripartenza del nucleare in Italia” è realizzata con il sostegno di Edison, Enel, newcleo, Sogin, AFRY, Alpha Ring, Protection Solutions e Transmutex e con i patrocini di Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ISIN, Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale, Lazio Innova, Associazione Italiana Nucleare, ENEA, Politecnico di Milano e WeSchool.