Roma, 13 nov. (askanews) – Con la manovra “abbiamo abbassato le tasse, nonostante la situazione dei conti pubblici che abbiamo ereditato non fosse facile, abbiamo reso strutturale il taglio del cuneo fiscale, abbiamo esteso l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno due figli anche alle lavoratrici autonome e abbiamo rinnovato la detassazione dei premi di produttività e dei fringe benefit. Abbiamo confermato la super deduzione del 120% del costo del lavoro per le nuove assunzioni, e scelto di rifinanziare la Nuova Sabatini, portando il fondo per il 2025 a 607 milioni di euro e incrementando le risorse fino al 2029. E dove abbiamo preso i soldi per fare tutto questo, visto che di soldi non ne abbiamo molti? Una parte arriva dal nuovo rapporto che abbiamo costruito tra fisco e contribuenti e che ci ha permesso di avere più entrate nelle casse dello Stato. Un’altra dal contenimento della spesa dei ministeri e un’altra parte ancora da banche e assicurazioni. È una cosa che nessuno aveva avuto il coraggio di fare finora e che rappresenta una grande novità rispetto al passato”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video messaggio all’Assemblea generale di Confimi (Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata).
“Un grande italiano come Adriano Olivetti – aggiunge – diceva che ‘la fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, e cultura, servizi, democrazia. Io penso la fabbrica per l’uomo e non l’uomo per la fabbrica’. È un insegnamento straordinario, che voi avete fatto vostro, perché ogni giorno incarnate un modo tutto particolare di fare impresa”, ha aggiunto.