Roma, 12 nov. (askanews) – Dopo otto incontri di confronto per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici si è determinata “una rottura al tavolo, dopo che Federmeccanica e Assistal hanno di fatto riproposto le proprie posizioni contenute nella contropiattaforma presentata nel precedente incontro del 10 ottobre”. Lo dicono in una nota unitaria Fim, Fiom e Uil che hanno proclamato uno sciopero di 8 ore del settore.
“Grave è la volontà di Federmeccanica e Assistal di voler cambiare le regole del modello contrattuale – spiegano – che, nella sostanza, significa nessun aumento certo per i prossimi anni, ma tutto legato all’andamento dell’inflazione. Insignificanti sono state le risposte per quanto riguarda la stabilizzazione dei contratti di lavoro precari, come del resto non è stata data alcuna disponibilità per quanto riguarda la riduzione dell’orario di lavoro, per noi elemento significativo per affrontare una situazione industriale difficile. Sono mancati passi in avanti anche su altre importanti parti normative: welfare, previdenza formazione e inquadramento professionale, salute e sicurezza, appalti”.
Secondo i sindacati “su queste basi era per noi impossibile continuare il confronto”. Fim, Fiom e Uilm hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione attraverso il blocco delle flessibilità e lo sciopero dello straordinario. Inoltre, sono state proclamate 8 ore di sciopero articolate con modalità da definire unitariamente a livello territoriale, da effettuarsi a partire dalla prossima settimana. Al fine di coinvolgere i lavoratori e renderli consapevoli della “grave rottura” che si è consumata, saranno organizzate assemblee unitarie in tutti i luoghi di lavoro.