Roma, 8 nov. (askanews) – E’ stato presentato al decreto-legge Fiscale un emendamento, a prima firma della Senatrice Mennuni, che interviene sulla tassazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di immobili sui quasi sono stati effettuati interventi agevolati con il Superbonus. La proposta emendativa, informa una nota, è il frutto del tavolo di confronto tra associazioni ed esponenti politici svoltosi il 22 ottobre scorso, organizzato dalla Federazione e al quale hanno preso parte rappresentanti del Consiglio Nazionale del Notariato, del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati e dell’ANCE, insieme a diversi parlamentari – oltre alla Senatrice Lavinia Mennuni, gli Onorevoli Alberto Luigi Gusmeroli, Mauro Del Barba, Andrea de Bertoldi ed Emiliano Fenu.
Le proposte emerse dal tavolo, condivise da tutte le associazioni presenti, sono state recepite dalla Senatrice Mennuni, la quale ha presentato una proposta emendativa puntuale e dettagliata, sottoscritta anche dai Senatori Guido Liris e Matteo Gelmetti.
L’emendamento interviene su diversi aspetti della disciplina, chiedendo in particolare di limitare a 5 anni (invece degli attuali 10) il periodo di imponibilità della plusvalenza, di escludere dall’ambito di applicazione della norma gli immobili per i quali il contratto preliminare di compravendita è stato registrato o trascritto entro il 1° gennaio 2024 e di prevedere che, nel caso in cui i lavori di riqualificazione abbiano riguardato esclusivamente le parti comuni dell’edificio e non il singolo immobile, la tassazione della plusvalenza non possa superare l’ammontare del beneficio fiscale goduto. Inoltre, la proposta prevede che, per i soggetti che abbiano optato per la cessione del credito, si possano dedurre gli oneri finanziari sopportati in conseguenza di tale cessione e, infine, dispone che, con decreto del MEF, venga determinato un meccanismo di tassazione della plusvalenza in funzione della effettiva fruizione del Superbonus in dichiarazione dei redditi.
“L’attuale disciplina sulla tassazione sta determinando una contrazione nelle compravendite, rischiando così di rallentare il mercato immobiliare, e quindi l’intero comparto che rappresenta il volano dell’economia, e oltre il 20% del PIL nazionale. La FIMAA attenziona da tempo tale disposizione e si è attivata da diversi mesi per evidenziare le criticità della norma, sin dall’inizio” commenta Maurizio Pezzetta, Vicepresidente vicario di FIMAA. “Ringraziamo i vari rappresentanti politici attenti alla questione, e le Associazioni con le quali FIMAA ha sollevato l’attenzione sul tema e che hanno collaborato con noi alla stesura di alcune proposte-chiave per modificare la disciplina. Un particolare ringraziamento va alla Senatrice Mennuni, che sta dimostrando una grande attenzione e sensibilità verso tale questione. Auspichiamo che la proposta emendativa, che punta a garantire maggiore equità e a ristabilire il pieno rispetto del principio del legittimo affidamento tra contribuente e Amministrazione, possa trovare un consenso trasversale nel panorama parlamentare ed essere approvata”.