Firenze, 8 nov. (askanews) – “A me non si parli di numero chiuso nelle città, lo dico con chiarezza. Ricordo ancora dal mio ufficio in piazza del Duomo cos’ha significato l’assenza delle persone sotto il Covid”. Con questa affermazione il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha strappato uno degli applausi più sentiti in questa prima parte di Forum Internazionale del Turismo che è in corso a Firenze.
Un intervento, quello di Giani, tutto sommato in controtendenza rispetto al leit motiv di questi mesi, da parte di altri amministratori locali focalizzati nella lotta al “overtourism”.
“Il turismo – ha insistito Giani – è fattore centrale di crescita economica, culturale e sociale. Non c’è soltanto il Pil da guardare. Attraverso il turismo c’è da pensare a quella rete di relazioni che si creano in un Paese così fortemente attrattivo con le persone che vengono da tutto il mondo per visitare o vivere momenti le nostre regioni riescono a offrire. In Toscana siamo a 100 milioni di presenze l’anno”.
“Il turismo va governato e conseguentemente nella mia Regione penso a come indirizzare i flussi turistici verso tante belle realtà che magari si trovano ad essere in qualche modo nascoste dal primo abbaglio che possono suscitare Firenze, o Siena o Pisa, o Lucca”, ha concluso Giani.