Chiesa, mons. Battaglia: Napoli unico fronte di emergenze e urgenze – askanews.it

Chiesa, mons. Battaglia: Napoli unico fronte di emergenze e urgenze

Porre argine a questa deriva d’indifferenza
Nov 5, 2024
Città del Vaticano, 5 nov. (askanews) – “Napoli non ha fronti: come tutte le metropoli è un unico grande fronte, in cui emergenze e urgenze, nel migliore dei casi, si alternano e, nel peggiore, bussano insieme alla porta della città e della Chiesa! Sì, Napoli è fronte in cui ogni giorno tante persone ferite dalla vita rischiano di lasciarci la pelle perché lasciate indietro dal resto della comunità!”. A descrivere, sotto l’aspetto dell’aiuto ai più poveri e dell’impegno della Chiesa, la situazione del capoluogo campano è l’arcivescovo della città e neo cardinale, Mimmo Battaglia in una intervista rilasciata alla rivista “Vita Pastorale”, di questo mese.

Il presule, prossimo porporato, definisce la Caritas napoletana “un argine a questa deriva d’indifferenza, perché è un occhio che vede coloro che nessuno vede”, additando tra le primarie emergenze in cui si dibatte la città, quelle “dell’emergenza abitativa a quella minorile, dalla povertà che investe sempre più famiglie al fenomeno della disoccupazione, dall’attenzione ai disabili alla vicinanza agli anziani”.

Analizzando poi il grande rilancio turistico-culturale di Napoli, mons. Battaglia aggiunge: “la nostra città è al centro di un’attenzione turistica importante e questo è molto bello. Ma, al contempo, è importante che Napoli – sotolinea nell’intervista alla rivista cattolica – non salga solo sul podio della fama e della bellezza, podio su cui è da sempre, ma che raggiunga anche altri traguardi urgenti come quelli relativi all’occupazione giovanile”.

“A volte, – aggiunge – quando vedo per strada i turisti appena arrivati o in partenza, in giro con i bagagli, mi domando quanti nostri ragazzi partono per altre città e Paesi, costretti a lasciare la loro terra per mancanzadi lavoro e, quindi, di dignità e futuro! Proprio per questo sono grato a tante esperienze di impresa sociale e cooperativistica nate dal tessuto ecclesiale per mettere insieme l’immenso patrimonio, anche ecclesiastico, di bellezza e arte e la finalità sociale dell’inserimento lavorativo dei giovani”.

Infine, il tema dei rapporti con le autorità civili nella lotta contro le marginalità. “Come Chiesa cerchiamo di fare la nostra parte, – ha detto Battaglia – collaborando in tutto ciò che ci è possibile, avviando processi come quello del ‘Patto educativo’ capaci di creare un vasto ‘noi’ in cui le istituzioni locali, la Chiesa, la scuola e gli enti del Terzo settore possano fare rete per il bene dei più piccoli. E nonostante qualche fatica, abbiamo sempre trovato disponibilità al dialogo e al cammino comune. Forse ciò che potrebbe rendere più fruttuosa la collaborazione – ha concluso – è una maggiore celerità nel portare avanti alcuniprocessio iniziative che la burocrazia tende a rallentare. La burocrazia se da un lato garantisce la trasparenza del rapporto, dall’altro rischia di lasciare indietro coloro che non possono più aspettare”.