Roma, 31 ott. (askanews) – Sono almeno 95 persone i morti causati dalle piogge torrenziali che hanno investito l’area di Valencia, la Castiglia e l’Andalusia ma si teme che il bilancio possa aumentare perché il numero dei dispersi è imprecisato. Oggi riprendono le operazioni di soccorso, alle quali partecipano un migliaio di soldati dell’Unità militare di emergenza, oltre a migliaia di guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia. Il ministro della Difesa Margarita Robles ha detto alla stazione radio Cadena Ser che un’unità militare specializzata in operazioni di soccorso inizierà giovedì a setacciare il fango e i detriti con cani antidroga nelle aree più colpite. Alla domanda se il numero delle vittime fosse destinato ad aumentare, ha detto: “Purtroppo non siamo ottimisti”.
Intanto, anche oggi forti piogge minacciano due zone in particolare: il nord-est (allerta arancione nel nord di Castellón e nel sud di Tarragona) e il sud-ovest (allerta gialla nelle province di Cadice, Huelva e Siviglia in Andalusia e in tutto il resto del mondo), scrive El Pais.
Migliaia di utenti sono ancora senza elettricità nelle proprie case e i danni materiali sono incalcolabili. Ci sono ancora molte strade chiuse nella provincia di Valencia, dove migliaia di auto sono rimaste bloccate, spazzate via, e il servizio ferroviario ad alta velocità tra Madrid e la Comunità Valenciana e il corridoio mediterraneo fino a Barcellona sono sospesi, così come buona parte dei dintorni.